Amodio-Longo, al via il nuovo corso del Crotone. Padova, il problema non era Torrente – .

L’editoriale di oggi che si apre con un focus sui playoff. Vetrina di giornata tutta per il Vicenza che, dopo aver mandato a casa il temibile Taranto di Capuano senza subire gol e disputato una grande partita allo Iacovone, ha vinto l’andata del derby con il Padova vincendo 2-0. Senza togliere nulla ad Aimo Diana, ma l’arrivo di Vecchi ha letteralmente cambiato il volto di una stagione che sembrava incanalata verso l’anonimato e che ora vede i biancorossi tra i superfavoriti per il salto di categoria. L’organico, del resto, era troppo forte per non emergere alla distanza, una lunga imbattibilità che premia il lavoro dello staff tecnico e le scelte di una dirigenza che non ha badato a spese mettendo a disposizione dell’allenatore elementi di categoria. superiore. E, con una Ferrari in più nel motore, nessun traguardo può essere precluso a priori. Il Padova delude, confermando che il problema non era affatto Torrente. Allenatore che ha ereditato una situazione complessa e che aveva portato i biancoscudati al secondo posto e alla finale di Coppa Italia contro il Catania nonostante avesse perso tanti big nel mercato estivo. Per Oddo un’eliminazione anticipata sarebbe un fallimento, parliamo di un allenatore in declino negli ultimi tempi e che, ad oggi, non ha garantito la svolta auspicata dalla proprietà. Al punto che una riconferma apparentemente certa è già stata fortemente messa in discussione.

Vittoria pesantissima per il Catania che, però, giocherà ad Avellino contro dodici giocatori. Perché, oltre all’undici agonistico guidato da Pazienza, ci sarà il pubblico nelle occasioni speciali ad accompagnare i biancoverdi verso una rimonta tutt’altro che impossibile. Uno spettacolo che si preannuncia di categoria superiore, sia in campo che sugli spalti. È un vero peccato che uno dei due debba uscire di scena: il calcio per crescere ha bisogno di persone così appassionate e capaci di fare la differenza. L’intero movimento ne trarrebbe beneficio. Tutto può ancora succedere tra Juventus NG e Carrarese, due grandi squadre del girone B che meriteranno applausi a prescindere, proprio come la Torres, battuta 1-0 a Benevento ma pronta a dare il massimo nella gara di ritorno. I giallorossi di Auteri andranno lì a giocarsela, senza tattica e gestione che rischiano di risultare pericolosi. Guai a sottovalutare le potenzialità della Campania, reduce da un doppio balzo indietro che avrebbe destabilizzato chiunque tranne un presidente infinitamente appassionato come Vigorito. Quanto ai playout, suicidio sportivo per la Virtus Francavilla: vantaggio, quasi 0-2, poi espulsione e gol subito allo scadere per un’imprevedibile retrocessione alla vigilia. Si salva il Monopoli, come Potenza, Vis Pesaro e Novara. I migliori auguri per una rapida ascesa tra i professionisti di Recanatese, Monterosi e Fiorenzuola, squadre che hanno dato tutto quello che avevano e che meritano palcoscenici importanti.

Il Cesena rialza invece la Supercoppa di categoria superando un doppio svantaggio: una prova di carattere per un gruppo che ha collezionato record su record, ma che potrebbe perdere il suo leader. Si parla infatti di un addio di Toscano e di un interessamento per il Breda, reduce dalla beffa dei playout con il Bari. Appena finiranno tutte le partite ufficiali sarà il momento di tuffarsi nel mercato. Chi già si muove sotto i radar è il Crotone, desideroso di riscattare un biennio difficile e di riconquistare una tifoseria distaccata, disamorata e profondamente delusa. Amodio è un direttore sportivo importante, uno che ha fatto grandi cose con Giugliano e che ora si troverà a confrontarsi con una realtà piena di pressioni e aspettative. Stesso discorso per Longo, uno degli artefici del miracolo Picerno chiamato a competere con un top club per la Lega Pro.

 
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