Investito e ucciso a Bellocchi, lunedì si terranno i funerali di Cosetta a San Sebastiano. Poi l’ultimo viaggio in Albania – .

Investito e ucciso a Bellocchi, lunedì si terranno i funerali di Cosetta a San Sebastiano. Poi l’ultimo viaggio in Albania – .
Investito e ucciso a Bellocchi, lunedì si terranno i funerali di Cosetta a San Sebastiano. Poi l’ultimo viaggio in Albania – .
FANO Lunedì prossimo sarà l’ultimo addio a Kozeta Caushaj, conosciuta da tutti come Cosetta, la donna di 56 anni che ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto mercoledì notte scorso in via VI Strada, a Bellocchi di Fano. La cerimonia funebre, che sarà officiata da don Cristiano, avrà luogo alle ore 10.30 nella chiesa di San Sebastiano, nel quartiere dove abitava Kozeta Caushaj.

Poi la bara partirà per Kucove Berat in Albania, Paese di origine, dove il giorno successivo si terrà un altro funerale. La salma è stata affidata alla famiglia intorno alle 16 di ieri, dopo che l’autorità giudiziaria aveva rilasciato l’autorizzazione alla sepoltura. Alla camera mortuaria dell’ospedale Santa Croce sono accorse numerose persone della comunità albanese residente a Fano e tutti coloro che hanno voluto dimostrare, con la loro presenza, la loro vicinanza alla famiglia della donna.

La tragedia mercoledì sera

La tragedia è avvenuta intorno alle 23.15 di mercoledì, a poche decine di metri dall’abitazione di Kozeta Caushaj, che è stata investita da un’auto Smart (alla guida era una 49enne di Fano) mentre passeggiava con il figlio di 13 anni. nipote sul bordo della strada. La piccola è stata risparmiata dall’impatto, ma ha visto la nonna gettata via e i soccorritori l’hanno trovata in stato di forte shock. Sono intervenuti i vigili urbani di Cagli che mantengono il massimo riserbo sulla dinamica dell’episodio, sul quale la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro ha aperto un’indagine. Kozeta Caushaj era considerata una donna gentile dai modi eleganti. I vicini ricordano il suo grande amore per la nipote, che la sera usciva con lei per accompagnarla a gettare i rifiuti nei contenitori della raccolta stradale e per andare a fare una passeggiata. Dicono che sia una persona seria e scrupolosa; Parole affettuose da parte delle suore che gestiscono Casa Serena, dove la donna ha lavorato per un breve periodo diversi anni fa. Quel tratto di via VI Strada, dove è avvenuto lo scontro mortale, è considerato piuttosto buio dagli abitanti della zona, sia perché i lampioni dell’illuminazione pubblica sono datati, sia perché le chiome di due alberi schermano parzialmente la luce.

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Corriere Adriatico

 
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