“Questa visione è un sogno.” La Cattedrale può riaprire al culto – .

“Questa visione è un sogno.” La Cattedrale può riaprire al culto – .
“Questa visione è un sogno.” La Cattedrale può riaprire al culto – .

PESARO Il tesoro che per secoli è stato nascosto nelle fondamenta della cattedrale, ora riaperta al culto, ha finalmente avuto luce ed è stato accolto con stupore e meraviglia dalle centinaia di persone che ieri hanno assistito alla presentazione delle opere. L’intervento di valorizzazione dei mosaici della Cattedrale, che da oggi riprenderà la sua normale attività, è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Arcidiocesi di Pesaro, la Parrocchia di Santa Maria Assunta, Fondazione Scavolini, sotto l’alto controllo della Soprintendenza. Una svolta davvero epocale nell’annosa diatriba secondo cui il sito archeologico sotto la cattedrale sarebbe patrimonio pubblico per tutti.

Foto Bargnesi

Durata

I lavori sono iniziati il ​​29 aprile e si sono svolti perfettamente nei tempi previsti: scopo dell’intervento era l’apertura di nuove finestre, con vetri calpestabili, che ampliassero per un ampio tratto quelle esistenti, che a loro volta sono state sostituite con nuove vetrate, opache nel tempo dal traffico pedonale. Con l’ampliamento dei posti ai lati della navata davanti all’abside, i posti “rubati” ai fedeli non sono più di quaranta. Il sistema di illuminazione a LED è completamente nuovo e mette in risalto i disegni dei vari dipinti in cui è divisa la composizione. Quanto riportato alla luce, infatti, è anche il risultato di un lavoro iniziato almeno un anno fa, che è servito soprattutto alla pulizia e all’accurata manutenzione dei mosaici che, con una studiata illuminazione, diventa ora propedeutica sia alla studio conservativo del cespite e per l’ampliamento delle aperture in vetro-cristallo previste.
Un sogno diventato realtà anche per monsignor Salvucci: «Non speravamo di incontrare una realtà così importante come la Fondazione Scavolini, disposta a intraprendere questo percorso. Oggi è davvero una giornata emozionante e mi sento come un nano in piedi sulle spalle dei giganti della storia che ci precede e di cui oggi possiamo ammirare e contemplare le origini. Una memoria lunga 16 secoli che ci fa pensare che oggi viviamo nella consapevolezza di ciò che siamo. È bello vivere questo presente tra la memoria del passato e questa proiezione verso il futuro.” Come ha ricordato Emanuela Scavolini: «Questa fondazione si appresta a compiere 40 anni e nasce dalla volontà dei due fratelli Scavolini che hanno voluto sottolineare il forte legame che da sempre esiste tra il nostro territorio e la nostra famiglia, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio culturale. E quest’anno non potevamo non pensare alla storia di Pesaro, diventata Capitale della Cultura, senza dimenticare il Giubileo del 2025”.

La magnificenza

Un’opera davvero magnifica che permette di ammirare i mosaici in tutta la loro bellezza senza danneggiarli e prevede anche un eventuale ampliamento delle finestre. Entro pochi giorni sarà completato anche il posizionamento dei codici QR che permetteranno di visionare la storia dei mosaici. L’intervento approvato e condiviso dalla Soprintendenza è totalmente reversibile, non modifica né altera lo stato dei luoghi, consentendo la continuità della funzione liturgica. Tra i ringraziamenti: Soprintendenza (Cecilia Carlorosi; Stefano Finocchi), Fondazione Scavolini Franco Panzini), Renco (Giovanni Gasperini, Marco Arcangeletti, Giovanni Pratelli, Mirco Zaccaria), Università di Urbino (Daniele Sacco) Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio (Mattia Ivano Losciale , Alberto Monfardino).

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Corriere Adriatico

 
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