Sant’Agostino, basta al caos delle barche. Il molo della Finanza – .

La Guardia di Finanza arriva al pericoloso ormeggio di Sant’Agostino e il Comune sposta le altre imbarcazioni a Villa Geno. Per cercare di regolamentare meglio il crescente traffico di taxi boat e imbarcazioni, l’amministrazione comunale, dopo aver tentato di vietare l’ormeggio ai privati ​​e rimuovere il molo, ha deciso di destinare il molo Sant’Agostino ai mezzi della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle presidieranno il molo, con un cancello e un sistema di videosorveglianza, fino a marzo 2032.

Parallelamente, l’ormeggio alle spalle di Villa Geno, dato nel 2015 in concessione alla società Sunlake con scadenza a luglio, sarà gestito dalla CSU per garantire il carico e lo scarico di passeggeri e turisti. È quanto ha deciso il Consiglio nella riunione di mercoledì. «A causa del pericolo per la pubblica navigazione – le motivazioni che si leggono negli atti – come attestano le note degli organi di navigazione e di pubblica sicurezza (Navigazione Lago di Como, Como Servizi Urbani e stazione navale della Guardia di Finanza), con delibera del consiglio comunale del novembre 2023 è stato espresso l’indirizzo politico amministrativo volto alla rimozione del molo presso il porto di Sant’Agostino”.

Anche alcuni noleggiatori privati ​​avevano presentato e vinto ricorso al TAR avverso le limitazioni. Sarebbe stato però più complicato, come inizialmente previsto, chiudere Sant’Agostino e spostare l’attracco alla Marina 2, perché “era necessario procedere alla modifica del regolamento delle strutture portuali condiviso con la Regione, con procedure per un lungo periodo di tempo”. Tuttavia, da quanto accertato dal CSU, il molo nei pressi di Villa Geno è immediatamente utilizzabile, salvo alcuni interventi. Cercheremo di attrezzare l’approdo già prima della scadenza della concessione di luglio. Il molo sarà utilizzato per le stesse operazioni attualmente attive a Sant’Agostino, quindi l’imbarco e lo sbarco dei turisti, per il diporto, per scopi privati ​​e commerciali e per la pesca. Quanto all’arrivo della Guardia di Finanza a Sant’Agostino, in cambio di un affitto, secondo la Giunta si tratta di «un prezioso presidio delle forze dell’ordine all’interno del primo bacino, in particolare in considerazione delle criticità già rilevate durante l’operazione stagione estiva precedente”. Cioè l’eccessivo traffico di motonavi e le pratiche di imbarco e sbarco dei turisti non sempre trasparenti e sicure, tanto da creare tensioni tra gli operatori dei taxi boat. Toccherà alle Fiamme gialle realizzare i lavori necessari per adeguare gli spazi del molo secondo le proprie finalità.

La decisione, discussa da molti diportisti, era nell’aria da diverse settimane. Forse questa è la fine di una partita che dura da mesi, infatti da tempo il Comune tenta di intervenire sul porto di Sant’Agostino senza successo. «Mi sembra una scelta sensata – commenta Alfonso Morisieri, del Consorzio Motonautica Lario – i problemi del porto di Sant’Agostino sono sotto gli occhi di tutti, molti enti e attori hanno sollevato criticità che è giusto cercare di regolamentare ».

 
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