Al termine la presentazione della Dirigente, Dott.ssa Dora Guarino, che nel dare il benvenuto agli ospiti ha ricordato, tra l’altro, che al Dott. Fusiello verrà conferita la cittadinanza onoraria dal Sindaco, avv. Giovanna Bruno, e il prestigio di avere nell’istituto una donna di spicco che ha sempre mantenuto i contatti con la città d’origine alla quale è legata affettivamente e professionalmente, la giornata si è aperta con il ricordo da parte del Prefetto dei giorni trascorsi da studentessa al liceo “Carlo Troya” e le emozioni provate nel rivisitare ambienti e incontrare i compagni di classe. I suoi ricordi (e poi il racconto del suo percorso professionale) sono stati certamente occasione per gli studenti per riflettere sulla necessità di concentrarsi sui propri obiettivi futuri per poterli perseguire con consapevolezza e tenacia, ma hanno costituito anche un sensibile legame affettivo con i ragazzi. per avviare il delicato dialogo sui temi del giorno.
Il dottor Fusiello si è quindi subito soffermato sul tema della vita virtuale che oggi coinvolge tutti e porta, soprattutto i più giovani, a condividere con leggerezza contenuti online che, una volta pubblicati, non possono più essere rimossi. Il pericolo, ha ricordato, sta soprattutto nella natura di alcuni dati che riguardano la sfera più intima della vita delle persone e che possono portare a degenerare questi atti inconsci in reati criminali come il vendetta porno, cioè la condivisione pubblica di immagini o video intimi via Internet, senza il consenso degli stessi protagonisti.
Il discorso si è inevitabilmente spostato sull’analisi di tutte quelle situazioni di cui sono vittime in particolare le donne, che subiscono diverse tipologie di violenza (da quella fisica a quella economica a quella psicologica e reputazionale, legate appunto ai casi di vendetta porno). Molto incisivi in questo senso sono stati i chiarimenti giuridici offerti sia dal dottor Fusiello che dall’avvocato Vurchio che hanno specificato l’adeguamento normativo rispetto a questi reati, affinché i minori siano consapevoli dei propri gesti e di quelli degli altri, si comportino in modo responsabile e imparino a difendersi te stesso in situazioni difficili.
Numerosa e attenta la partecipazione delle studentesse che hanno posto numerose domande alle ospiti: da come velocizzare gli interventi delle istituzioni a difesa delle donne, alle curiosità sull’affermazione delle donne in ruoli importanti apicali nella società. Le risposte degli ospiti hanno indubbiamente evidenziato l’urgenza ancora urgente di scardinare una cultura patriarcale consolidata che porta al mancato riconoscimento dei meriti professionali delle donne nella società e che, nei casi più gravi come quelli analizzati, porta le donne ad avere paura di parlare e di denunciare. situazioni di violenza. Al termine della giornata, è stato posto l’accento sull’importanza della rete, intesa come sinergia di istituzioni, associazioni, figure giuridiche e, naturalmente, della scuola che con la sua azione pedagogica tocca gli animi e le menti delle generazioni future, in in cui c’è sempre speranza per un cambiamento di pace e giustizia.