Infiltrazioni mafiose, sono 89 le imprese a rischio sul territorio – .

Nella provincia di Cremona se ne contano 89 imprese anomalecioè, sono caratterizzati da almeno tre fattori di rischio che li rendono particolarmente suscettibili alle infiltrazioni mafiose. Nel complesso, lo 0,3% del totale delle imprese della zona. I dati emergono da rapporto della ricerca PoliS Lombardia, realizzata in collaborazione con Transcrime dell’Università Cattolica.

Il dossier analizza, provincia per provincia, la situazione delle imprese, verificando la presenza dei suddetti fattori di rischio nel tessuto imprenditoriale. Cremona è al terzo posto a livello regionale per due fattori di rischio legati agli assetti proprietaricioè l’identità degli effettivi titolari dell’impresa: imancanza di informazioni su chi sia effettivamente questo proprietario e anomalie negli assetti proprietari. Anche il territorio è al 4° posto segreto della giurisdizione e alle 5 per il presenza di strutture opachequali trust, fiduciari e fondi di investimento, che impediscono la ricostruzione della proprietà effettiva.

Altro fattore compatibile con l’infiltrazione criminale è l’ forma giuridica: alcune forme giuridiche di impresa, infatti, offrono una maggiore tutela del patrimonio personale dei soci, e per questo sono più a rischio di infiltrazioni. In questo particolare fattore Cremona è quinta in Lombardia. Stessa posizione per quanto riguardal’età anomala del top managementil che potrebbe far pensare all’utilizzo di prestanome, che nascondono la reale identità di chi realmente gestisce l’azienda.

Nel contesto di fattori di rischio legati all’esposizione politicaemerge un altro terzo posto per il territorio, in relazione a collegamenti tra imprese e amministratori locali. Il rischio è che possano influenzare politicamente le strategie aziendali.

Infine, è collegata una sveglia presenza di aziende nel territorio in cui i vertici aziendali hanno precedenti penali: in questo caso Cremona è al quarto posto in Lombardia.

Sempre secondo i ricercatori, i settori in cui vi è un maggior rischio di infiltrazioni mafiose nel territorio cremonese sono il turismo, in cui emergono alcune acquisizioni alberghiere poco chiare, e il trattamento dei rifiuti, come emerge dagli attentati incendiari avvenuti negli ultimi anni alle a scapito degli impianti di stoccaggio e smaltimento.

Laura Bosio

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