Piazza di Siena – Il Paradiso può aspettare anche la Coppa. – .

Dall’inferno al purgatorio, andata e ritorno. Per il paradiso dovremo aspettare. L’Italia chiude all’ottavo posto una Nations Cup (14’30, due manche, 12 ostacoli a 1.60 con 15 salti, 220mila euro di montepremi, 10 nazioni partenti) – firmata quest’anno dalla Germania – che è stata penultima al la fine della prima tornata di salti (e quindi eliminata, secondo le regole del banchetto, come gli ultimi Emirati Arabi) ma recuperata per la seconda manche da una di quelle regole internazionali che cercano di salvare a tutti i costi l’onore dell’ospite nazione. Il round iniziale si è concluso con Germania (poi vincitore anche della Coppa per l’undicesima volta in Piazza di Siena) in testa, seguito da Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Svezia, Messico, Australia, Austria, Italia ed Emirati Arabi Uniti che furono definitivamente eliminati.

La prima manche disputata dal quartetto azzurro – Lorenzo De Luca sul cappuccino, Giacomo Casadei con Marbella du Chabli, Emanuele Camilli su Girlstar di Chacco, Giulia Martinengo a bordo della Delta Del’Isle – era sull’orlo del disastro. De Luca blocca a metà campo mentre Casadei demolisce la prima barriera della doppia gabbia e colpisce la seconda. Camilli non è riuscito a risollevare le sorti degli azzurri e il suo sauro ha resistito per tre quarti della partita prima di oltrepassare una barriera a piedi pari. L’Italia scivola sul fondo, con il colpo di grazia del rifiuto del castrone di Martinengo. Tuttavia, le regole internazionali le hanno permesso di rientrare appena e di poter tornare in campo nella seconda manche.

Il blu dt Marco Porro ha poi tirato fuori dal cilindro una squadra che ha lasciato a bocca aperta chi aveva assistito al disastro italiano nella manche di apertura. De Luca ha commesso un solo errore, seguito da tre strepitosi giri netti di Casadei, Camilli e Martinengo. Purtroppo non tutta la frittata era recuperabile ma nonostante le buone prestazioni degli Azzurri, alcune squadre straniere non sono riuscite a reggere la sfida della seconda manche. IL tedeschi – Jana Wargers in sella a Dorette, Jiorne Sprehe su Sprehe Hot Easy, Kendra Brinkop con Tabasco de Toxandria, Daniel Deusser con Killer Queen – protagonisti a Piazza di Siena dai deplorati Vent’anni, hanno vinto (0 penalità assolute), secondi Irlanda (4), quindi Belgio, Stati Uniti e Messico (tutti e 8), sesta l’Austria, settima la Svezia, ottava l’Italia (20 ciascuno), nono Australia (32), eliminato Emirati Arabi Uniti.
Con quattro cavalli al debutto credo che abbiamo compiuto un piccolo miracolo”. Porro ha sorriso a fine giornata, soddisfatto soprattutto delle prestazioni finali di Giulia Martinengo e della matricola Casadei. Il paradiso può attendere.

 
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