Terni. La consultazione dice no, la cagnolina Camelia non parte per Genova ma sarà adottata da una famiglia di Terni – .

TERNI L’Azienda animalista del Comune di Terni ha detto no. Parere negativo sull’adozione fuori regione per Camelia, la setter sedicenne, con gravissime…

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TERNI L’Azienda animalista del Comune di Terni ha detto no. Parere negativo su adozione fuori regione per Camelia, la setter sedicenne, con serissimi problemi di deambulazione, ospite del canile comunale di Colleluna; Per il cane era arrivata nei giorni scorsi una richiesta di adozione da Genova, città dove è presente un grande canile pubblico. Su sei consiglieri comunali quattro hanno detto no all’adozione e due hanno detto sì. E ora cosa accadrà, quale futuro attende Camelia, visto che il consulente ha solo il diritto di esprimere un’opinione? L’ultima parola spetta al comune di Terni. Cosa deciderà di fare? Intanto c’è una novità: il concorso di solidarietà per Camelia ha dato i suoi frutti. C’è la richiesta, con tanto di domanda scritta inviata e registrata, di una ex volontaria del canile di Colleluna che vorrebbe adottare Camelia, una cagnolina che conosce perché la povera bestia è stata in canile fin da piccola, ha vissuto in una gabbia per sedici anni. E ora ha anche seri problemi di salute, tanto che può muoversi solo strisciando con le zampe posteriori. E non sempre riesce a farlo. Le condizioni di Camelia hanno fatto sì che la direzione sanitaria di Colleluna stilasse una lista di requisiti per la sua adozione come, ad esempio, il fatto che Camelia debba essere ospitata in una casa dove non ci siano scale interne, poiché per lei sarebbe impossibile salirle , deve esserci un accesso diretto alla strada. Se dovessi partire per Genova per trasportarla, dovresti dotarti di un mezzo idoneo perché non puoi salire e scendere dall’auto o dal treno. Insomma, la sua adozione pone non pochi problemi. Considerando tutto ciò, quale futuro attende Camelia? «Per noi non ci sarebbero dubbi, Camelia dovrebbe restare a Terni anche perché chi la adotta qui ha anche il sostegno dell’Enpa, l’ente protezione animali, chi ha chiesto di farla entrare nella loro famiglia è un ex volontario del canile che lei sa come curare gli animali e quindi sarebbe avvantaggiata nel gestire un cane con problemi di Camelia che senza dubbio non sono di poco conto. Durante la riunione del Consiglio abbiamo sentito proposte per noi assurde, come quella di far adottare Camelia da chi ha presentato per primo la domanda, in ordine cronologico. Siamo pazzi, stiamo facendo una gara automobilistica in cui conta chi taglia per primo il traguardo o stiamo parlando del benessere di un animale? E poi il regolamento comunale di Terni è chiaro: vieta le adozioni fuori regione che dovrebbero rendere senza ombra di dubbio invalida la richiesta proveniente da Genova. Su questo non dovrebbero esserci dubbi e invece se ne parla, se ne discute” dice Patrizia Fancelli, presidente della sezione Tutela Animali.

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Il Messaggero

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