ecco quelli del Cosentino – .

COSENZA – Oltre 450 monumenti tra castelli, rocce, ville, parchi, giardini lungo tutta la penisola accoglieranno gratuitamente tutti coloro che vorranno immergersi in luoghi senza tempo, circondati dalle meraviglie del patrimonio artistico e culturale italiano. L’iniziativa, giunta alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati ​​(Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Nazionale Agenzia per il Turismo e Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

IL patrimonio culturale privato in Italiacon l’oltre Individuati 37mila immobili, costituisce una parte fondamentale del patrimonio storico, artistico e culturale nazionale. Contrariamente alle credenze popolari, in Italia ci sono oltre 8.200 abitazioni private solitamente aperti al pubblico, superando di gran lunga il numero dei comuni italiani, che ammontano a 7.901: in media, più di una abitazione per località. Possiamo quindi parlare di una delle principali risorse per lo sviluppo del Paese, che si fonda sulla storia e sull’identità italiana e che favorisce la nascita di nuovi posti di lavoro e la creazione di un futuro sostenibile a partire dalla propria memoria. Uno sviluppo di cui non tutti i Paesi possono vantarsi.

Le Dimore Storiche

Rappresentano non solo il più grande museo diffuso, ma anche la più grande industria culturale del Paese, creando economia e valore sociale – oltre che culturale – in molteplici filiere estremamente ampie e complesse, come quelle del turismo, dell’artigianato e del restauro, soprattutto al di fuori dei confini nazionali. grande città. IL 28% delle caseInfatti, è presente nei comuni sotto i 5.000 abitanti – che costituiscono il 70% dei comuni italiani – oltre la metà (54%) si trova in centri abitati con meno di 20.000 abitanti e il 31,3% in aree periurbane o fuori città. Inoltre, più di una casa su tre risulta essere all’interno di un borgo storico, una su quattro in una zona rurale. Le residenze sono beni non delocalizzabili che generano valore sociale ed un’economia indissolubilmente legata al territorio. Se adeguatamente valorizzati, possono quindi rappresentare uno stimolo per la ripartenza dei piccoli comuni, garantendo un ritorno positivo alle attività produttive locali sempre più in difficoltà. Le aree interne – pari al 58% del Paese, dove vivono 13 milioni di persone – sono sempre più povere e prive di servizi a causa di uno spopolamento che va ben oltre l’attuale calo demografico.

Non solo, negli ultimi anni si è assistito ad una crescita della capacità di spesa del turismo a breve-medio raggio: il turismo di prossimità nei borghi rappresenta un’ulteriore opportunità per valorizzare e preservare il patrimonio culturale e naturale di questi luoghi, ma anche per favorire la sviluppo delle comunità locali, poiché stimola la nascita di piccole imprese e la realizzazione di iniziative culturali. Questo fenomeno consente anche lo sviluppo di nuove opportunità occupazionali nelle diverse filiere produttive che sono indissolubilmente legate a realtà come le dimore storiche – dal turismo all’artigianato, dall’agricoltura alla vitivinicoltura, fino al mondo dell’organizzazione di eventi e convegni.

Le case calabresi che aprono al pubblico

Saranno quello di Palazzo Amarellidove sarà possibile visitare gratuitamente alcuni interni della casa e il museo della liquirizia presente all’interno della casa. Palazzo Murmura, all’interno del quale sarà possibile visitare l’enorme biblioteca, l’archivio e il giardino storico retrostante la casa, con annessa torre e limonia. Sono anche segnalati Villa Cefalù Pandolfidove sarà possibile visitare il giardino storico e gli interni della residenza, e Palazzo Carratelli.

La Giornata Nazionale dell’ADSI rappresenta quindi un’occasione unica per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche svolgono per il tessuto socio-economico del Paese, nonché per riscoprire la bellezza italiana.

provincia di CATANZARO
Villa Cefaly Pandolphi, Acconia di Curinga

provincia di COSENZA
Palazzo Carratelli, Amantea
Palazzo Amarelli – Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, Rossano
Il Castello del Principe, Sangineto Lido
Palazzo Bavasso, Cosenza

provincia di REGGIO CALABRIA
Casina Carbone, Locri

provincia di VIBO VALENTIA
Palazzo Murmura: Casa Museo Antonino e Maria Murmura, Vibo Valentia

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