Palazzo Guiccioli diventa il fulcro degli studi sul poeta inglese – .

Palazzo Guiccioli diventa il fulcro degli studi sul poeta inglese – .
Palazzo Guiccioli diventa il fulcro degli studi sul poeta inglese – .

Da sabato 25 maggio 2024 Ravenna è ufficialmente sede della Società Italiana Byron, affiliata alla prestigiosa International Association of Byron Societies, che promuove la diffusione della cultura byroniana nel mondo, organizzando convegni, dibattiti, eventi, mostre, borse di studio ed eventuali un’altra iniziativa utile per far conoscere la vita e le opere del poeta inglese. Ravenna diventa quindi la capitale italiana di questi studi, e la sede ufficiale sarà ovviamente Palazzo Guiccioli, che ospitò il poeta e vide la nascita di alcune delle sue opere più importanti tra il 1819 e il 1821, e che dal 26 ottobre sarà anche la sede del Museo Byron. È stato firmato questa mattina presso i Chiostri Danteschi, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, l’atto costitutivo della Società Italiana Byron, alla presenza di Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della stessa Fondazione, che ha acquistato e ristrutturato Palazzo Guiccioli ad uso it proprio per Byron e il Museo del Risorgimento, e del Segretario Generale della Fondazione Giancarlo Bagnariol.

Scopo della Società Italiana Byron, come recita lo statuto, è quello di «promuovere in Italia la conoscenza e lo studio della figura e dell’opera di George Gordon, Lord Byron, attraverso attività utili al raggiungimento di tale scopo; promuovere la traduzione e la pubblicazione in italiano di opere in lingua straniera ispirate alla vita e agli scritti di George Gordon, Lord Byron e promuovere lo scambio culturale con analoghe associazioni e istituzioni straniere nel mondo, con particolare attenzione alle Società Byron nel mondo”.

La Società Italiana Byron è presieduta da Ernesto Giuseppe Alfieri, anche Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, nonché Presidente e Consigliere di altre importanti istituzioni culturali ravennati. I vicepresidenti sono il professor Diego Saglia, professore ordinario di Letteratura inglese all’Università di Parma e già Direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche, sociali e delle imprese culturali della stessa Università, e Gregory Dowling, professore di Letteratura angloamericana all’Università di Parma. Università Cà Foscari di Venezia. Presidente onorario della Società Italiana Byron è Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna e promotore fin dagli esordi del Museo Byron e delle iniziative ad esso collegate a Ravenna, insieme ad Alfieri e all’allora Presidente della Cassa di Risparmio di Fondazione Ravenna Lanfranco Gualtieri. Tra i soci fondatori della Società Italiana Byron ci sono Donatino Domini e Claudia Giuliani, già direttori della Biblioteca Classense e membri del Comitato Scientifico per l’istituzione del Museo Byron e Mirella Falconi Mazzotti, Presidente della Fondazione Flaminia e docente universitaria.

«Eleggere Ravenna sede della Società Italiana Byron non rappresenta solo un’importante promozione istituzionale e culturale» spiega il presidente Alfieri che aggiunge: «significa fare della nostra città la sede permanente di laboratori, convegni, convegni, eventi e dibattiti per approfondire continuamente momenti e aspetti della vita e delle opere di Byron”. La decisione di fondare una Italian Byron Society risale al 2018, in occasione del convegno annuale dell’International Association of Byron Societies, che si è tenuto a Ravenna. In quell’evento, al quale parteciparono studiosi e appassionati del poeta provenienti da tutto il mondo, la decisione fu praticamente unanime. Mentre cresce l’attesa per l’inaugurazione dell’unico Museo in Italia dedicato a George Gordon, Lord Byron, questo importante riconoscimento alla Città di Ravenna conferma la straordinaria intuizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna di investire in un progetto di così grande portata, nonché il ruolo preminente di Ravenna non solo come seconda patria del poeta inglese, che qui probabilmente visse la sua parentesi letteraria e civile più emozionante, ma anche come imprescindibile punto di riferimento della cultura internazionale. «quello tra Ravenna e Byron fu un connubio speciale, all’insegna del ‘dono fatale della bellezza italiana’, al quale oggi la Byron Society e la sua neonata filiale italiana assicurano nuova visibilità in un contesto culturale, letterario e turistico di risonanza mondiale » .

 
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