Elezioni regionali, cinque anni fa la Lega esaltò in Piemonte e ancor di più alla Granda – Lavocedialba.it – .

Elezioni regionali, cinque anni fa la Lega esaltò in Piemonte e ancor di più alla Granda – Lavocedialba.it – .
Elezioni regionali, cinque anni fa la Lega esaltò in Piemonte e ancor di più alla Granda – Lavocedialba.it – .

È stata proprio la Lega a trascinare la coalizione di centrodestra alle elezioni regionali del maggio 2019.

Ovunque in Piemonte il partito di Matteo Salvini era stato protagonista, ma ancor di più nella Granda dove il risultato è stato un plebiscito: 108.392 voti, pari al 41,30%.

Se consideriamo che il candidato alla presidenza Alberto Cirio aveva ottenuto 178.929 preferenze alla Granda, si capisce la portata della valanga leghista.

Se poi facciamo un confronto con il contributo alla coalizione di centrodestra dato dagli altri due partiti della coalizione, che insieme non raggiungono il 15% – Forza Italia 23.980 voti (9,14%), Fratelli d’Italia 14.743 ( 5,62%) – comprendiamo l’enormità del consenso ottenuto cinque anni fa.

Con questi numeri la Lega aveva inviato a Torino tre consiglieri comunali dal cuneese: l’ex sindaco di Santo Stefano Belbo Luigi Genesio Icardi (4596 preferenze personali); Paolo Demarchi da Saluzzo (3845) e, grazie ai resti, Matteo Gagliasso da Savigliano (2420).

All’indomani del voto – in virtù del consenso personale e del cospicuo regalo portato dalla Lega cuneese alla maggioranza regionale di centrodestra – Icardi è stato chiamato in consiglio come assessore alla Sanità.

Negli ultimi cinque anni si sono svolte le elezioni politiche (settembre 2022) che hanno cambiato il quadro politico.

Non perché sia ​​diventata sfavorevole al centrodestra, ma piuttosto perché gli equilibri di potere all’interno della coalizione sono cambiati poiché Fratelli d’Italia è diventata la principale forza politica.

La partita che si prospetta al partito di Salvini in questa tornata elettorale è quindi estremamente impegnativa.

Il duello elettorale – insieme alle regionali si vota per l’Europa e in Provincia per 171 Comuni, tra cui Alba, Bra, Fossano e Saluzzo – sarà soprattutto con Fratelli d’Italia, ma anche con Forza Italia, che in questi mesi i sondaggi indicano un aumento.

Una battaglia cruciale quindi per il partito che oggi si chiama “Lega – Salvini premier”, ma che, in base a quello che sarà l’esito delle urne, potrebbe essere costretto a cambiare nome e, di conseguenza, anche ragione sociale.

 
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