Sarà il reggiano Alessandro Tirotta il Direttore d’Orchestra del Concerto Sinfonico “La Dolce vita” al Teatro dell’Opera del Cairo – .

Un programma tutto italiano quello del Concerto Sinfonico in programma il primo giugno al Teatro dell’Opera del Cairo, per la precisione il Novecento sinfonico di due giganti della composizione italiana: Ottorino Respighi e Nino Rota. “La Dolce Vita” è il titolo del concerto, che nella prima parte vedrà l’esecuzione di due dei concerti più famosi di Nino Rota: il Concerto per trombone e orchestra in do maggiore e il Concerto Soiree per pianoforte e orchestra. La seconda parte sarà dedicata al compositore Ottorino Respighi con le pagine titaniche di Feste Romane e Fontane di Roma, da qui la scelta del titolo del Concerto, caratteristico di un’epoca italiana serena e florida sotto ogni punto di vista per il Bel Paese. A dirigere la prestigiosa Orchestra Sinfonica del Cairo, in questo programma difficile ma estremamente affascinante, sarà il Direttore d’Orchestra Alessandro Tirotta, apprezzato direttore d’orchestra e artista dalla brillante e importante carriera internazionale e vanto della città.

Ricordiamo il Maestro Tirotta che è Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Cilea, realtà cittadina apprezzata in tutta Italia e protagonista tra le ultime cose, con Tirotta, della registrazione con il solista Fabien Thouand dei Concerti per oboe e orchestra di Antonio Vivaldi, uscito in tutte le edicole italiane a febbraio per la rivista specializzata Amadeus con altissime vendite e moltissimi apprezzamenti di critica e ascoltatori, segno di una realtà musicale consolidata e della voglia di imporsi sul mercato discografico internazionale. Il concerto, inserito nella Stagione Lirica e Sinfonica del Teatro della capitale egiziana, è organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura in Egitto, Direzione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che nello specifico organizza eventi culturali di ampio respiro, con le istituzioni culturali egiziane e in sinergia con il sistema Paese. Una vera reggina calabrese quindi che rappresenta l’Italia, la musica italiana, e di conseguenza la propria città, o almeno quella parte di essa che con orgoglio vive di appartenerle e le dà prestigio e risonanza positiva.

 
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