istituzione di un tavolo straordinario di emergenza. La richiesta – .

Istituzione di un tavolo di emergenza straordinario con la presenza di tutti gli enti interessati.

È la richiesta di La Coldiretti Basilicata si è rivolta, in una lettera, al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e all’assessore all’Agricoltura, Alessandro Galella.

“I cambiamenti climatici con la connessa grave crisi idrica che stanno colpendo tutta la nostra penisola sono ormai costantemente e quotidianamente attualità” sottolinea il presidente dell’organizzazione agricola, Antonio Pessolani, per il quale “è altrettanto drammatica la drammaticità che questi eventi calamitosi hanno oggi evidenti causati alle nostre colture cerealicole e foraggere per l’allevamento.

Tali danni sono ormai irrecuperabili, dal punto di vista del ciclo biologico delle colture stesse, pertanto, per essi, è necessario attivare iniziative per il riconoscimento dello stato di calamità attraverso gli organi competenti al fine di determinare soglie di risarcimento economico per gli agricoltori”.

Secondo Pessolani”Tuttavia, ad oggi, permangono rischi concreti e preoccupanti per le colture intensive ancora in corso e per le piantumazioni di alberiche dovrà essere valutato e sicuramente scongiurato.

Come attività agricola in corso nelle aree agronomiche di pregio della nostra regione non può essere abbandonato e gestito con condizioni ordinarie, ma richiede azioni incisive e straordinarie dirette innanzitutto dall’autorità della Presidenza del Consiglio regionale”.

In particolare, per il presidente della Coldiretti lucana è necessario “mettere in atto tutte le attività di ricognizione, monitoraggio e gestione delle risorse idriche disponibili nei nostri invasi; coordinare e gestire insieme al Consorzio di Bonifica Basilicata, (che ricordiamo essere unico interlocutore, esecutore e detentore dei fabbisogni idrici delle diverse colture nei diversi ambiti territoriali) i volumi di risorse che si rendono ad oggi disponibili”.

Nella lettera Pessolani lo ricorda “L’agricoltura è un settore primario e come tale deve essere riconosciuto anche in qualunque scala di priorità si renda necessaria.

Segnaliamo inoltre che è necessario affrontare insieme alla Coldiretti e tempestivamente, nonostante le risorse messe a disposizione sia dal Governo nazionale che dalla Regione stessa, il tema degli invasi esistenti e della loro ritardata manutenzione.

È impensabile ed inaccettabile che, nonostante le ormai annuali situazioni di emergenza e nonostante la disponibilità delle risorse economiche necessarie per l’esecuzione delle attività tecniche e manutentive necessarie a consentire l’accumulo di maggiori risorse idriche negli invasi, le attività non siano nemmeno iniziate oppure viaggiano lentamente, costringendo il mondo agricolo lucano in un contesto di perenne precarietà e incertezza riguardo alla disponibilità della risorsa.

E pensare che se gli invasi esistenti venissero portati a regime di ordinarietà sarebbero in grado di garantire alla Basilicata e alle stesse regioni limitrofe risorse idriche sufficienti per superare, senza problemi, anche più di una stagione di penuria idrica”.

Insomma, per Pessolaniӏ giunto il momento di uscire dalle trincee ideali, dalle istituzioni ai vari livelli, e affrontare i problemi in modo pragmatico e con soluzioni concrete e di immediato beneficio per il mondo agricolo.

Da anni la Coldiretti ha posto al centro della propria agenda il tema degli invasi e della necessità di accumulare la risorsa, progettando e promuovendo il ‘piano giacimenti’, anche se non ha ancora trovato la giusta attenzione da parte dei diversi livelli decisionali” .

 
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