“L’agricoltura dovrebbe essere un tema centrale a Cesena, ma non lo è” – .

“L’agricoltura dovrebbe essere un tema centrale a Cesena, ma non lo è” – .
“L’agricoltura dovrebbe essere un tema centrale a Cesena, ma non lo è” – .

“Nei giorni scorsi ho incontrato i vertici di Coldiretti Cesena, una delle più importanti associazioni che rappresentano gli imprenditori agricoli cesenati. Con me c’era anche Alberto Scarpellini (lista civica Cambiamo), uno dei pochissimi, se non l’unico, candidato diretto contadino alle prossime elezioni amministrative di Cesena. Un fatto che, di per sé, dovrebbe far riflettere”. Esordisce così la nota di Marco Giangrandi, candidato sindaco di “Cittadini al Centro”, la coalizione formata da Cesena Noi, Cambiamo e Italia Viva.

“Per la sua storia e per il suo impatto economico – sottolinea Giangrandi – l’agricoltura dovrebbe essere un tema centrale nell’agenda politica di questa città. Eppure è un vero peccato che, sia a destra che a sinistra, se ne parli così poco. Difendere gli interessi dei nostri agricoltori, infatti, significa non solo valorizzare un settore strategico della nostra economia, ma anche salvaguardare e valorizzare alcuni valori fondanti della nostra identità. Per questo, oltre ai grandi gruppi, è importante tutelare anche i piccoli agricoltori, quelli più colpiti dai cambiamenti climatici e, quindi, quelli più in difficoltà in termini di sostenibilità”.

Come aiutare gli agricoltori? Giangrandi ha le idee chiare: “Prima di tutto ascoltarle. Per questo – aggiunge il candidato sindaco – pensiamo che il Consiglio dell’Agricoltura, da mero organo consultivo, debba tornare ad avere un vero potere di indirizzo. Negli ultimi anni, soprattutto a Cesena, le scelte politiche sono state troppo spesso in conflitto con le reali esigenze della categoria. Per questo riteniamo che all’interno del Consiglio vada intensificata la presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria legate al mondo agricolo. Inoltre, sarebbe importante riuscire a far incontrare le diverse esigenze degli agricoltori, mettendo in contatto chi vuole ampliare le proprie aziende agricole e chi, al contrario, vuole venderle. Allo stesso modo va rivista radicalmente la gestione del mercato ortofrutticolo di Cesena che, negli ultimi anni, per questioni economiche ma anche per manifesta incapacità gestionale da parte dell’amministratore unico, ha visto una costante perdita di quote di mercato rispetto, ad esempio, al vicino mercato di Rimini. Bisogna voltare pagina e bisogna farlo in fretta perché – conclude Giangrandi – un mercato così debole rischia di trascinare nella crisi molti operatori”.

“Il periodo post-alluvione – aggiunge Alberto Scarpellini, candidato al consiglio comunale con Cambiamo – è stato molto duro per tutte le imprese del mondo agricolo cesenate, soprattutto per quelle più piccole che, anche oggi, stentano a ripartire a causa della risarcimento che tarda ad arrivare. L’amministrazione comunale, in più occasioni, ha giustamente sollecitato il Governo ad accelerare le procedure di risarcimento, ma non ha mai inviato un solo sollecito alla Regione per sbloccare l’indennizzo di 65 milioni di euro stanziato a fine 2023 dalla Giunta Bonaccini e oggi non ancora assegnato. Su questo tema – conclude Scarpellini – non si può fare propaganda: la pressione sulle istituzioni va esercitata a tutti i livelli perché da quelle compensazioni dipende il futuro di tante aziende cesenati”.

 
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