«Sono contento del decreto salva-casa. Berlusconi ne sarebbe orgoglioso. L’Italia non è in guerra” – .

PISA – È un Matteo Salvini il che non fa certo dire ciò che viene presentato davanti ad un pubblico molto numeroso Sabato mattina 25 maggio all’Hotel Galilei di Pisaaffrontando i temi che fanno parte dello slogan della Lega”Più Italia, meno Europa“, in vista di consultazione elettorale prevista per l’8 e il 9 giugno 2024 per la formazione del nuovo Parlamento Europeo, oltre a lanciare e firmare copie del suo libro”CONTRO VENTO – L’Italia che non si arrende“.

di Giovanni Manenti

Fin troppo chiara la posizione del vicepresidente del Consiglio dei ministri, nonché ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, accompagnato sul palco dall’eurodeputato Susanna Ceccardiinsieme al Consigliere Regionale Elena Mainied ai due Deputati On. Edoardo Ziello e l’On. Tiziana Nisinisi è espresso sulle contraddizioni che esistono anche nella coalizione di centrodestra italiana rispetto agli atteggiamenti tenuti sul suolo nazionale e, viceversa, a livello continentale.

Prima di salire sul palco, infatti, il Il senatore Matteo Salvini ha parlato con i numerosi giornalisti presenti, evidenziando preliminarmente: “l’approvazione del Decreto “Salva Casa” mi rende particolarmente felice, poiché attraverso questo strumento aiutiamo milioni di rispettabili famiglie italiane che per anni sono state tenute in ostaggio dalla burocrazia dei Comuni per una veranda, una camera da letto, una parete interna, un bagno , tre gradini, una grondaia o una finestra, oppure piccole difformità per le quali dalla prossima settimana sarà possibile recarsi presso gli uffici comunali, pagare quanto dovuto e diventare finalmente nuovamente proprietario della propria casa e disporne come si desidera, che rappresenta una grande opera di semplificazione, una rivoluzione liberale di cui Berlusconi sarebbe stato orgoglioso, anche se ora spetta al Parlamento magari migliorare questo Decreto aggiungendo altri interventi a beneficio delle famiglie“.

Questo atto“, prosegue il leader della Lega, “rappresenta il simbolo del nostro slogan “Più Italia, meno Europa”, perché mentre a livello continentale viene approvata una nuova Imposta sulla Casa per cambiare caldaie, infissi e cappotti, noi come Governo italiano variamo un decreto che sgrava i cittadini dalla burocrazia, ecco perché Credo che la Lega porterà a Bruxelles tanto buon senso e un po’ meno burocrazia, con la speranza che il centrodestra sia compatto, e che nessuno preferisca l’alleanza con i socialisti o con Macron a quella con Le Pen, ricordando che per quanto riguarda l’uso delle armi l’Italia non è in guerra con nessuno, non voglio che i miei figli crescano con la paura di una Terza Guerra Mondiale, il nostro Paese ha giustamente sostenuto l’Ucraina fin dal primo momento, anche con mezzi militari aiuti, ma le armi non devono uccidere e personalmente mi opporrò sempre e in qualsiasi sede all’invio anche di un solo soldato italiano a combattere e morire in Ucraina, in un conflitto dove mi sembra che qualcuno avanzi richieste di dialogo, di armistizio e la pace attraverso l’uso della diplomazia e auspico che nessuno voglia che tale conflitto si protragga a lungo, ribadendo, in vista delle prossime elezioni europee, che auspico che nessuna fazione di centrodestra preferisca allearsi con la sinistra piuttosto che con la Lega, perché sarebbe quantomeno strano governare con la Lega a Pisa e a Roma e scegliere invece i socialisti, la sinistra e i guerrafondai a Bruxelles“.

IL Vice Presidente del Consiglio dei Ministri si è poi soffermato sulla questione delle località balneari, esprimendo il suo parere sottolineando come: “questa situazione rappresenta l’ennesima dimostrazione che l’Europa non ci serve, credo che Alcide De Gasperi non abbia pensato, quando ha dato inizio al suo sogno europeo, di mettere all’asta le spiagge della Toscana, di Pisa e della Versilia, ecco perché come Lega Sono convinto che sia necessario tutelare chi ha investito e lavorato su quelle spiagge per tanti anni dando loro la prelazione e riconoscendo tutti gli investimenti fatti con il conseguente valore delle imprese, poi si potrà anche fare gara ma con un occhio di riguardo soprattutto per chi da quell’attività deriva una primaria fonte di reddito, poiché un conto è avere venti spiagge e un altro è averne una o due, magari ereditate dai propri predecessori familiari ed è quindi pieno diritto di poterle continuare a gestire l’istituto, precisando che su questo aspetto la Lega ha presentato due emendamenti che parlano proprio di prelazione e valore aziendale, auspicando che la maggioranza sia unita nel sostenere la tutela di questi lavoratori” .

Ultima modifica: 25 maggio 2024

 
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