ATTACCO GRIFO – Tutti in difesa di questo Genoa – .

ATTACCO GRIFO – Tutti in difesa di questo Genoa – .
ATTACCO GRIFO – Tutti in difesa di questo Genoa – .
Beppe Nuti, giornalista Telenord

Il Genoa chiude in bellezza la stagione del ritorno in Serie A: 2-0 contro il Bologna in un contesto stadio a dir poco emozionante. Parleremo del momento rossoblù con Beppe NutiGiornalista di Telenord, nella puntata 351 della rubrica Pianetagenoa1893.net “Attacco Grifone”.

Quarantanove punti, un senso di crescita esponenziale e di valorizzazione di tutti gli uomini: è l’effetto Gilardino? «Sì, il merito va all’allenatore che, unico esordiente in Serie A, ha avuto un impatto evidente sulla squadra, migliorando se stesso ma soprattutto i giocatori che adorano per lui. Straordinaria, è l’aggettivo della stagione del Genoa. Ne aveva bisogno lui, ne avevano bisogno i tifosi. Un trionfo generale: stadio, girone, tecnico e manageriale. L’undicesimo posto e 49 punti, migliore squadra neopromossa d’Europa, fanno del Grifo una realtà da osservare con un occhio diverso rispetto alle precedenti allungate e brutte salvezze. È quasi triste che il campionato sia finito perché il Genoa è la squadra che è migliorata di più nelle ultime dieci partite. Probabilmente, la svolta della stagione è stata la vittoria a Salerno, ottenuta con pochi giocatori: proprio da lì è iniziato il crescendo “gilardiniano”, culminato con il dominio del Bologna, terzo in classifica e vicino alla Champions League. È stata una bella sfida quella tra i due tecnici rivelazione dell’anno».

Puoi darci un ultimo punto sulla situazione individuale della stagione? «Con piacere. Mister Gilardino ha schierato Malinovskyi come playmaker, non è una trovata perché ha già giocato lì a inizio carriera e in certi frangenti al Marsiglia: più di Badelj, Ruslan ha gol, fisico, potenza di tiro e facilità nel calcio, ma tutto questo è facilitato dalla copertura del campo di Frendrup, anch’essa impressionante ieri. Malinovskyi è un pilastro del Genoa, se sta bene nessuno gli può togliere la maglia da titolare, è un giocatore di classe che alza di un gradino il livello della squadra. Con la scelta iniziale di Vitinha e Gudmundsson in attacco affiancati da Thorsby, il tecnico ha voluto togliere ogni riferimento al Bologna: il portoghese, che spero venga confermato, è dotato della velocità fulminea tipica dei giocatori bassi e dalle gambe forti, ha segnato un gol di qualità e ha subito tanti falli. Gudmundsson, però, è riuscito a realizzare un gol che non era il suo obiettivo; Albert, uomo al centro del mercato, è diventato un elemento generazionale, come lo furono in passato Aguilera e Diego Milito».

Discorso a margine per Kevin Strootman giunto alla sua ultima partita con la maglia del Genoa. «Sì, se lo merita. È un grande gentiluomo, un grande professionista che, se non avesse avuto ripetuti infortuni, avrebbe giocato in uno dei tre club più importanti del mondo. Sono felice che in una settimana abbia ricevuto l’ovazione sincera sia dell’Olimpico che del Ferraris, due stadi che lo hanno visto protagonista di stagioni a modo loro incredibili. Con la sua personalità e classe ha contribuito in modo determinante all’ultima promozione del Genoa e a due salvezze, una delle quali avvenuta nel periodo di stadi chiusi per la pandemia: Strootman è stato importante sia in campo, per il suo profondo senso tattico e qualitativo, e nello spogliatoio con i suoi consigli e il suo carattere nei momenti difficili. La statura umana di Kevin è riconosciuta in Serie A».

La nobiltà calcistica è a 60 punti? «Se per nobiltà intendi “qualificazione in Europa”, la mia risposta è affermativa anche se siamo cauti nell’ostentare obiettivi che, al momento, sono difficili da raggiungere. Il club rossoblù è chiamato a fare scelte coordinate con mister Gilardino: per il salto di qualità serve tempo non solo per costruire una mentalità vincente ma anche per avere più giocatori con esperienza europea, come Malinovskyi, uniti a un gruppo di giovani gente da sfruttare (per citarne alcuni, De Winter, Vasquez e Martinez avranno un anno in più al loro attivo). Inoltre sarebbe necessario Confermo gli elementi più importanti dell’organico, ma so che è il passo più difficile per la società perché deve rinunciare almeno per un’altra sessione di mercato. L’anno prossimo ci sarà un migliore allineamento della rosa perché Ruslan, Messias e Retegui non avranno particolari ritardi di condizione o preparazioni particolari da svolgere da soli».

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Vittoria, ricevuti a Palazzo Iacono gli studenti di Caruano che si sono distinti nel concorso nazionale “Classe Riciclo” – .
NEXT AMP-Borsa oggi in diretta | Il Ftse Mib chiude in parità. Sul podio Pirelli, Leonardo e Recordati. Vendite su Tim – .