Bianca di Puglia, le eccellenze pugliesi protagoniste del nostro gusto identitario tra “Dire, fare e mare” – Pugliapress – .

Bianca di Puglia, le eccellenze pugliesi protagoniste del nostro gusto identitario tra “Dire, fare e mare” Presentata ieri 24 maggio 2024 nella suggestiva location del Fortino Sant’Antonio, sul lungomare barese, l’attesissima decima edizione di Bianco di Pugliail più importante evento sui vini bianchi pugliesi firmato come ogni anno dai comunicatori del vino diAssociazione Italiana Sommelier Puglia, e organizzato dalla Delegazione AIS di Bari.

Bianco di Puglia ha steso il tappeto rosso per i vini bianchi, dedicandosi al pregiato nettare proveniente dai vigneti del tacco dello stivale.

Il Fortino Sant’Antonio, lungo le mura dell’antico borgo barese, ha presentato e dato il via alle ore 18 un convegno dal tema provocatorio: “Dire, fare, il mare.

Il Fortino ha aperto le sue porte a tutti gli appassionati e wine lover innamorati dei vini del Sud.

All’interno del Fortino gli intenditori di vino hanno trovato circa 200 etichette di vini bianchi provenienti da oltre 70 cantine pugliesi, con la loro gamma di prodotti e, in uno spazio apposito al primo piano del Fortino, un’area food.

Un evento nell’evento che si è concluso con la premiazione e la consegna dei diplomi ai sommelier astemi, insieme ai percorsi gastronomici realizzati con la collaborazione di produttori di indubbio talento.

Poche cose possono identificarsi con un territorio come il vino. Cultura, tradizioni, costumi, storia che diventano tutt’uno e, sorso dopo sorso, si aprono al racconto per chi è pronto all’ascolto e alla meditazione, magari chiudendo gli occhi.

I vini bianchi pugliesi ne sono testimonianza, insieme al duro lavoro del contadino, alla passione del vignaiolo, alla mano attenta del vignaiolo e all’attenta cura in cantina fino al momento della maturazione.

La riscoperta e la valorizzazione dei vitigni autoctoni può garantire all’enologia italiana grandi soddisfazioni e il raggiungimento di traguardi internazionali altrimenti inimmaginabili.

Nel mercato globale vince chi riesce a proporre qualcosa di diverso, meglio se unico e inimitabile.

Bianca di Puglia, giunta alla decima edizione, è un evento che si svolge in tutta un’Italia, la Puglia, fatta di vino, vignaioli, evoluzione dell’enologia, stretto rapporto tra produttori e territorio.

Il racconto è il frutto di tante storie che si intrecciano in modo naturale nell’evento che ha presentato 200 etichette di diversi vini pugliesi, da cui emergono splendidamente i vitigni autoctoni degni di ancor maggiore riconoscimento.

Un angolo visivo diverso attraverso il quale imparare a conoscere e ad apprezzare una Regione che vuole riscattarsi, guardando con orgoglio e consapevolezza al meglio della sua tradizione millenaria.

Una visione complessiva di un sistema degno di essere conosciuto per qualità, eccellenza produttiva, varietà e completezza dell’offerta.

In una sala gremita di partecipanti è stato presentato un patrimonio rappresentato dai nostri vini, le qualità espresse, le loro caratteristiche, introducendoci in un mondo affascinante, complesso, in cui molteplici elementi si intrecciano.

Un mondo che è supportato da una storia interessante e significativa, la storia millenaria della nostra terra che aspettava di essere raccontata e quindi conosciuta. Storie di uomini, luoghi e uve. Casi di unione indissolubile, felice e aperta al futuro, una carta d’identità del territorio, una consapevolezza del patrimonio italiano in termini di viticoltura, del patrimonio di esperienze positive che potrebbero dare valore aggiunto alla nostra terra.

La visione d’insieme emersa dall’evento è una foto chiara e completa di ciò che italiani di buona volontà e di genuina passione hanno fatto e fanno da alcuni anni per valorizzare la loro terra onorando il dio per eccellenza, colui che ci dona un bel bicchiere di bianco che appaga i nostri cinque sensi e ci rende felici, soprattutto se lo beviamo in compagnia.

Un evento che esalta il meraviglioso rapporto tra territorio e vini, che celebra la bellezza in sé dei vigneti e dei nostri paesaggi.

La riscoperta e la valorizzazione dei vitigni autoctoni può garantire all’enologia italiana grandi soddisfazioni e il raggiungimento di traguardi internazionali altrimenti inimmaginabili.

È vero che la Puglia viene spesso associata ai suoi vini rosati e rossi, ma anche il vino bianco dei diversi territori è considerato estremamente importante e dal carattere espressivo.

Tra i vini più rappresentativi della regione dobbiamo citare Bombino Bianco, Malvasia Bianca, Verdeca, Fiano, Moscato Bianco, Pampanuto e Bianco d’Alessano, oltre a tutti i vitigni internazionali tra cui spicca lo Chardonnay. Proprio questo vitigno di origine francese è presente, ad esempio, in una delle denominazioni più ampie di tutta la regione, Puglia Chardonnay IGT (Indicazione Geografica Tipica), che prevede la menzione del vitigno anche per il Bombino Bianco, Biancolella (un vitigno che noi troviamo anche in Campania, soprattutto ad Ischia), Coda di Volpe, Falanghina, Fiano, Francavilla, Greco, Impignano, Manzoni Bianco, Montonico, Moscatello Selvatico e tanti altri.

Il 2023 è stato un anno complesso per il settore vitivinicolo, con un calo delle importazioni a livello globale legato sia a ragioni congiunturali che strutturali. All’eccesso di acquisti da parte degli importatori, generato dai timori di rotture della catena di fornitura e di aumento dei prezzi, si sono aggiunti gli effetti del rallentamento economico e del calo della capacità di spesa dei consumatori, messi sotto pressione dai fenomeni inflazionistici.

Accanto a questi impatti di carattere congiunturale, si fanno più evidenti gli effetti dei cambiamenti strutturali che da tempo condizionano i consumi di vino: riduzione degli acquisti di vino rosso, maggiore propensione delle giovani generazioni al consumo di vini bianchi, con maggiore attenzione al grado alcolico e orientamento delle preferenze verso vini più leggeri e con una gradazione alcolica inferiore.
Vini bianchi e colture biologiche trainano la Puglia che resiste alla contrazione dei raccolti dell’ultima vendemmia dovuta agli eventi climatici estremi e all’attacco della peronospora.

Il mercato globale e nazionale del vino è in continua evoluzione, sia per ragioni interne al settore, sia per dinamiche più ampie relative alla sfera economica e geopolitica.

L’AIS (Associazione Italiana Sommelier) è protagonista della storia della viticoltura pugliese e della sua rivoluzione, grazie alla straordinaria visione dei suoi fondatori e all’impegno dei successori e delle aziende che in questi anni hanno lavorato per promuovere il vino pugliese come ambasciatore culturale nel mondo, valorizzando la diversità del continente vitivinicolo pugliese.

Altoparlanti: Cav. Raffaele Massa Delegato dell’AIS Bari e Vice Presidente dell’AIS Puglia, Giacomo D’AmbruosoPresidente dell’Associazione Italiana Sommelier della Puglia Dott. Giuseppe Baldassarre Relatore e docente presso AIS Puglia con l’intervento “Il dire, il fare e il mare”, on Prof. Pierfederico La Notte Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – Bari con l’intervento “Risorse genetiche per i bianchi pugliesi tra tradizione e innovazione”, il Dott. Massimo Tripaldi Presidente della Sezione Puglia e Basilicata Assoenologi, Carla Palone Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Bari e Sandro Camilli
Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, che ha posto domande sul fronte dell’agricoltura e della ricerca e sulle sfide globali del nostro tempo, dalle conseguenze dell’emergenza climatica al dibattito sulle politiche agricole, dalla memoria di una forte tradizione produttiva alla nuova era di trasformazione digitale, aprendo numerosi dialoghi sul futuro e su come migliorarlo con scienziati, divulgatori ed esperti.

Con il sostegno di Comune di Bari, Regione Puglia, Camera di Commercio e AIS Puglia-Bari, la manifestazione dedicata al vino ha puntato i riflettori sulla promozione di un territorio enologico d’eccellenza, descrivendone le diverse sfumature e peculiarità, per a partire dall’ultima annata 2023.

La mostra itinerante ha riunito le eccellenze enogastronomiche che caratterizzano la Regione Puglia, da sempre elemento di aggregazione universale, al fine di valorizzare e far conoscere sempre più il territorio pugliese, tendenza emergente: queste le chiavi di lettura scelte per accogliere al meglio le sfide del settore nei prossimi anni.

Un incontro approfondito per conoscere i segreti e le virtù di un vino che ha tanto da raccontare, accompagnato dalle specialità enogastronomiche pugliesi.

Un evento esclusivo, un viaggio emozionante attraverso la storia e il futuro dei vigneti pugliesi, un evento di eccellenza volto non solo a riunire una selezione dei migliori vini in anfora a livello regionale, ma a promuovere e valorizzare una tecnologia antica come innovazione , in risposta anche alle sfide della sostenibilità e ai cambiamenti climatici sempre più concreti, e che riunisce produttori, enologi e opinion leader tra convegni scientifici, simposi, tavole rotonde e masterclass.

Un omaggio alla bellezza e al mistero del nettare di Bacco, per insegnare a riconoscere, nel gioco, il valore della storia, della mitologia e dell’interazione tra uomo e natura.
Una nuova vita attraverso il piacere e la bellezza, in cui espone la sua visione del futuro del vino, della bellezza e del piacere come chiavi per affrontare le sfide del presente.
L’iniziativa, avvenuta, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, molte delle quali provenienti dai comuni vicini, spinte dal desiderio di degustare ottimi vini e divertirsi all’insegna della promozione culturale delle peculiarità locali.

Il riconoscimento dato al vino bianco rende orgoglioso l’intero territorio, perché premia il sacrosanto lavoro portato avanti, con abnegazione e dedizione, dai produttori pugliesi, grazie al connubio tra la passione di chi continua a produrre vino, seguendo le tecniche e segreti tramandati di padre in figlio con tradizioni secolari che raccontano di una terra coltivata con amore.


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