Il significato di un Colosseo di plastica Lego strapagato nella mostra di Romana Marmora – .

La scelta dell’amministrazione Serena Arrighi di acquistare una “Colosseo LEGO” da collocare all’interno della mostra”Romana Marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori” di Carmi a prima vista, per chi legge la determinazione pubblicata sull’Albo Pretorio, appare piuttosto bizzarra. Tra reperti antichi e statue marmoree di mattoncini in plastica? Ma qual è il punto? Il dubbio mi assale, allora penso che ci debba essere un motivo valido per questa decisione. Carrara è Città Creativa UNESCO ed i suoi talentuosi manager e amministratori, che hanno approvato l’acquisto di un gioco Lego, sono persone serie, qualificate e competenti. Questa è roba da creativi, non da chi passa per via Roma per primo!

Sì… proprio Roma. Si dice che tutte le strade portino ad esso, anche quelle del Luni, dove, guarda caso, esiste un anfiteatro di epoca romana che per fama non è certo paragonabile a Colosseo. Ma considerando l’antico percorso che dalle cave Apuane portava all’ Porto Lunae e che Luni è una delle sezioni del percorso espositivo della mostra in questione, forse sarebbe stato più opportuno realizzare un progetto, magari in collaborazione con l’Accademia, dedicato all’anfiteatro lunense che, senza ombra di dubbio, è più simili e legati al territorio piuttosto che deviare la scelta verso il Colosseo inflazionato.

Continuando a leggere l’atto pubblico, risulta chiaro che Lego è propedeutico all’insegnamento ai giovani visitatori, che dovrebbe dilettarsi nella costruzione della riproduzione del Colosseo composta da 9.000 mattoncini (uno dei set Lego più grandi) e quindi, visto il numero di pezzi da assemblare e il grado di difficoltà dell’assemblaggio, si potrebbe pensare che l’ignaro bambino debba rimanere confinato all’interno dei Carmi per tutta la durata della mostra per poter portare a termine l’opera (da maggio 2024 a gennaio 2025). Altro che una notte al museo!

Scherzi a parte, proseguiamo decodificando la determinazione e scopriamo la cifra impegnata per l’acquisto del gioco: 829,99 euro. Una cifra ben superiore al prezzo indicato (per lo stesso set Colosseo) sul sito Lego, ovvero 549,99 euro. Un aumento di 280,00 euro che, volendo fare l’avvocato del diavolo, è giustificato (forse) dal fatto che il Colosseo allestito sul sito ufficiale è esaurito. Traendo le conclusioni si scopre che i Lego sono più adatti per una mostra archeologica che per Fiera del fumetto e dei giochinel caso specifico è: fuori luogo, inadatto rispetto al contesto, didatticamente discutibile e inequivocabilmente dispendioso.

Eccessi e paradossi degni dell’antica Roma? Una cosa è certa, questo Lego non si collega alla mostra di Carmi.

Il viaggio nella determinazione (Romana Marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori. Fornitura del Colosseo Lego) si è così concluso e, con una visione tipica dell’improvvisatore seriale, mi viene in mente l’infantile timore che Carrara di essere una città mondiale del marmo vuole trasformarsi in Carrara, la capitale mondiale dei Lego. Vedremo.

Da Marmora a Legora il passo è breve. Tanto più!

 
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