“PD? Sono un pesce fuor d’acqua.” – .

Gelo. “Non è necessario fare domanda con la forza. Mai come questa volta ho notato incoerenze politiche a bizzeffe. Ancor di più, ho deciso di rimanere coerente e di rispettare i miei valori”. L’ex segretario comunale del Pd Guido Siragusa, nelle settimane precedenti il ​​deposito delle liste, sembrava prossimo a entrare in campo tra le fila progressiste. Ha deciso invece di non intraprendere un percorso attivo. “Tutti mi hanno chiesto di candidarmi, da ogni parte – sottolinea – avevo proposte diverse. Avrei potuto inserirmi nelle liste in cui avrei potuto ottenere risultati. Anche queste richieste, provenienti da ogni coalizione, a mio avviso sono segnale di forte confusione. Ho rifiutato. La politica può essere fatta fuori dal consiglio comunale, come il volontariato politico. Se qualcuno mi chiedesse un contributo di idee potrei anche fornirlo”. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, che ha il sostegno del Pd nella coalizione di sette liste, conta da tempo sulla candidatura dell’ex leader del Pd locale. “Ho cercato di alimentare dentro di me un certo entusiasmo, di mettermi ancora alla prova. Diciamo che alla fine ha fallito. Il Partito Democratico? Ho notato che nessuno degli anziani è sceso in campo e si è candidato alle elezioni. Inoltre, nessuno nel partito ha insistito molto per la mia candidatura. Penso di essere un pesce fuor d’acqua. Non voglio creare polemiche. Probabilmente – aggiunge – ho detto troppe verità. Noto un certo senso di rifiuto nei miei confronti. Questo mi rattrista perché ho aderito al Partito Democratico per convinzione, in un periodo buio, quando nessuno voleva iscriversi al partito. Ho sempre cercato di dare un contributo coerente e sincero. Ho deciso di non candidarmi anche per rispondere, in un certo modo, a qualcuno interno al partito che ha cercato di denigrarmi”.

 
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