Rossana Rossanda, La ragazza del Novecento, tra passato e presente, a Ferrara con l’intervento di Dacia Maraini – Telestense – .

Rossana Rossanda, La ragazza del Novecento, tra passato e presente, a Ferrara con l’intervento di Dacia Maraini – Telestense – .
Rossana Rossanda, La ragazza del Novecento, tra passato e presente, a Ferrara con l’intervento di Dacia Maraini – Telestense – .

Leggere il Novecento attraverso i suoi protagonisti: questo il messaggio emerso nell’incontro sulla figura di Rossana Rossanda svoltosi ieri pomeriggio nella sala convegni della Cgil, promosso da Cgil, Istituto Gramsci, Istituto di Storia Contemporanea, Anpi, Udi. Dopo la relazione di Fiorenzo Baratelli del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Gramsci, l’intervento di Dacia Maraini intervistata da Dalia Bighinati.

Rimase fedele fino alla fine alla fede nel comunismo, del quale con lucidità e grande libertà di pensiero non nascose gli errori commessi sia in Italia che nelle altre incarnazioni storico-politiche che il marxismo ebbe in Europa e in particolare in URSS durante il 1900. Ieri pomeriggio nella gremita sala convegni della Cgil a Ferrara, Fiorenzo Baratelli del consiglio direttivo dell’Istituto Gramsci ha parlato della sua vita, ricordando i tratti salienti della sua personalità dal punto di vista etico, politico e culturale, mentre Dacia Maraini si collegava online. ha colto elementi di straordinaria attualità.

Il titolo dell’incontro “Rossana Rossanda, La ragazza del secolo scorso, la politica come educazione sentimentale”. Oltre a rimandare alla bella autobiografia dell’autore, coglie la scelta di campo lucida e mai abbandonata che ha orientato la militanza politica e caratterizzato il rigore etico di questo coltissimo e raffinato intellettuale del nostro Novecento, vale a dire l’impegno a sostegno della speranza che vedeva incarnata nel comunismo per liberare gli esclusi dalle catene dell’oppressione capitalista, per dare voce e dignità alle persone invisibili della Storia. Animatrice delle lotte operaie nel dopoguerra milanese, dopo la ventennale esperienza di staffetta partigiana, visse l’esperienza parlamentare e la responsabilità della politica culturale del partito fino alle grandi delusioni prodotte dalla rivelazione dei crimini di Stalin , dall’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956 e, successivamente, dall’invasione di Praga. Espulsa come eretica dal Partito nel 1969, non rinnegò mai le sue idee, che continuò a coltivare come giornalista e fondatrice de Il Manifesto, stupita di essere considerata, lei così mite, un’estremista di destra dai suoi compagni di Partito.

Impegnata nella scrittura fino all’ultimo istante della sua vita, scomparsa il 20 settembre 2020, all’età di 96 anni, Rossana Rossanda resta una figura mitica del XX secolo, libera da ogni dogmatismo, con uno spirito critico anche verso se stessa, come è racchiuso in una frase semplice e profetica: “Gli errori sono stati nostri, non imposti”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV il Solstizio d’estate si celebra in musica – .
NEXT La Campania è terza per evasione fiscale – .