Perché il Milan vuole Fonseca e non sceglie De Zerbi. Rebus Napoli. L’Atalanta rilancia con Gasperini per lo scudetto – .

Perché il Milan vuole Fonseca e non sceglie De Zerbi. Rebus Napoli. L’Atalanta rilancia con Gasperini per lo scudetto – .
Perché il Milan vuole Fonseca e non sceglie De Zerbi. Rebus Napoli. L’Atalanta rilancia con Gasperini per lo scudetto – .

Sarri o De Zerbi al Bologna, Fonseca al Milan, Motta alla Juve, Gasperini resta all’Atalanta, Pioli o Italiano al Napoli, Conte in Premier League. Il domino degli allenatori monopolizza la scena nel nostro campionato. Tra mezze conferme, clamorose rovesci e colpi di scena, si possono ipotizzare tanti scenari come quello proposto all’inizio. Probabilmente non finirà così, ma la scelta dell’allenatore è diventata fondamentale per qualsiasi club. Attenzione: un allenatore, nel calcio moderno, fa talmente tanta differenza che il suo nome suscita molto più interesse dell’acquisto di un qualsiasi giocatore. Ciò non è mai accaduto in passato. Grazie alla qualità tecnica italiana. Manca solo il nome di Massimiliano Allegri, molto apprezzato da alcuni commentatori, ma meno dai club. Lui, prendi il Milan. La scelta è talmente ponderata da non escludere nemmeno gli aspetti psicologici riguardanti le caratteristiche dell’allenatore. De Zerbi piace molto ai tifosi rossoneri, ma meno alla società per i suoi “eccessi” nel farsi notare sui giocatori e nel proteggerli da tutto, società compresa. Tradotto: al Milan si lavora da squadra e nessun allenatore terrà lontani i giocatori da decisioni o giudizi anche riguardanti i dirigenti che supervisionano l’area tecnica. Ibra, per fare un nome concreto. Ogni azienda ha il suo modo di lavorare. Consideriamo il Napoli che è l’opposto del Milan. In questo caso servirebbe un allenatore capace di proteggere la squadra da tutto ma con la capacità diplomatica di dialogare con l’esterno. Uno come Pioli o come Italiano. Sempre con la speranza che il neo sostituito Manna riesca a portare avanti il ​​lavoro di copertura pazienti svolto egregiamente da Giuntoli in passato. La Juve ha un’altra esigenza: far quadrare i conti con acquisti ponderati, soprattutto per valorizzare la squadra esistente e dimostrare quanto potenzialmente competitiva fosse già la scorsa stagione. Sì, ma nelle mani di un altro allenatore. Thiago Motta sarà l’uomo giusto? Solo le vittorie lo diranno. Quelle necessarie per far dimenticare la rottura brutale con Allegri rimasta comunque nel cuore dei tifosi bianconeri. Vincere aiuta a vincere: potrebbe essere il nuovo motto dell’Atalanta, sempre più vicina a blindare Gasperini. Scelta saggia che si coniuga con la giusta ambizione per il futuro. Vincere l’Europa League rappresenta un punto di non ritorno. L’Atalanta adesso può chiedere il grande passo in campionato: puntare al titolo. Hanno un’organizzazione perfetta, hanno Re Gasperini e con i giusti rinforzi potrebbero davvero dare fastidio alle grandi. Dopotutto è pur sempre una camicia “a righe”.
Paolo De Paola

 
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