“Ho paura di finire in prigione anche se sono innocente” – .

“Ho paura di finire in prigione anche se sono innocente” – .
“Ho paura di finire in prigione anche se sono innocente” – .

Rimini, 26 maggio 2024 – “Se ho paura finire in prigione Per l’omicidio di Pierina? Il pensiero c’è, sì. Sono fortunato perché lo so molto bene essere innocente“. Lo dice con voce apparentemente rilassata, Manuela Bianchila nuora di Pierina Paganelliin un’altra intervista rilasciata alla TV on crimine in via del Ciclamino.

Le indagini della polizia in via del Ciclamino; nel cerchio la vittima Pierina Paganelli; nel riquadro Manuela Bianchi su ‘Quarto Grado’ intervistata da Gianluigi Nuzzi

Venerdì Manuela è stata nuovamente ospite del programma Quarto grado, insieme al suo consulente legale Davide Barzan. Sotto la pressione delle sue domande, ci provò stai calmo e calmoanche di fronte alle questioni più delicate.

Ha ribadito la sua innocenza e quella dei suoi vicini, Luigi Dassilvacon cui Manuela ha avuto una relazione clandestinae sua moglie Valeria Bartolucci. “Non è possibile – le chiede il giornalista Gianluigi Nuzzi – che sia stato Luigi a prendersela con Pierina?”. “Non è possibile – risponde Manuela – conoscere Louis e il rispetto che ha per le persone di una certa età. E il rapporto che aveva con mia suocera. Le aveva anche fatto dei favori”. E ancora: “A fare quello che hanno fatto a mia suocera ci vuole un mostro...ho sempre pensato che loro due (Valeria e Louis) non c’entrano niente.”

La tesi che continua a sostenere Manuela, finora tra le principali sospettate dell’omicidio di Pierina insieme al fratello Lorisa Luigi e Valeria, è che dovremmo indagare altrove. Che nonostante il difficile rapporto con la suocera, risentimenti e veleni nel palazzo di via del Ciclamino, dove il 3 ottobre Pierina fu uccisa 29 coltellate nel garage di casa i colpevoli vanno ricercati altrove. “Non sono mai più tornata a casa, perché non so chi abbia fatto questo orrore”, continua Manuela. Nei giorni scorsi i suoi difensori hanno presentato una nota alla Procura, in cui si chiede cosa fare Test del DNA a tutti gli inquilini di via del Ciclamino e ad ampliare le indagini. La tesi è che Manuela, Loris, Luigi e Valeria non c’entrano nulla con il delitto: bisogna ricercare “un quinto uomo”.

Ma la pista che gli investigatori della Squadra Mobile hanno seguito, in tutti questi mesi, è sempre e solo quella interna alla famiglia e dei vicini di Pierina. Nessun sospetto sugli altri. Nessuna traccia alternativa. E l’ultima intervista rilasciata da Manuela venerdì, oltre alle precedenti (se stesso e gli altri sospettati) finirà sicuramente nel mirino degli inquirenti, a caccia di contraddizioni e bugie dei principali indagati. In Quarto Grado Manuela ammette che i rapporti con Pierina erano diventati tesi da quando aveva saputo che “era quasi arrivato una separazione continua tra me e Giuliano”. Non parla più con Valeria e Luigi, che nelle ultime interviste le hanno puntato il dito contro. E quando le viene chiesto se teme di finire in prigione, dice: “Il pensiero c’è. Sono fortunato perché so benissimo di essere innocente. Se per qualche motivo ciò dovesse accadere, l’avrò già spiegato a mia figlia”.

 
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