“Quando gli enti locali vengono sostenuti nel superare momenti di crisi amministrativa e finanziaria e nel prendersi cura delle fasce più deboli, si rafforza l’unità dell’edificio democratico”. Nelle parole del capo dello Stato Sergio Mattarella lette ieri mattina in piazza Roma dal prefetto di Modena Alessandra Camporota c’è il motivo dell’importanza della Festa della Repubblica del 2 giugno. La cerimonia si è svolta davanti al Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare. È stato preceduto dalla sfilata della banda cittadina ‘A.Ferri’.
Successivamente, nella sala di rappresentanza della Prefettura, presso Palazzo del Principe Foresto, il prefetto ha consegnato cinque onorificenze di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Paolo Cavicchioli, presidente, amministratore delegato di Doxee, già presidente della Fondazione Modena; Fabio Giberti, tenente dei carabinieri; Fabio Pecoraro, vice questore della Polizia di Stato, direttore della Questura di Sassuolo; Enrico Tassi, vice questore della Polizia di Stato e Carlo Zanni Campioli, esperto di antichità e oggetti d’arte e collezionista di manufatti militari.
Dopo la polemica cerimonia del capogruppo leghista Giovanni Bertoldi: “È inaccettabile che il prefetto di Modena, Alessandra Camporota, si sia ‘dimenticato’ di invitare i capigruppo e i segretari politici di questa città che non si riconoscono nell’attuale Consiglio, alle celebrazioni locali del 2 giugno”. “Questa data – prosegue Bertoldi – dovrebbe rappresentare l’unità nazionale, ma evidentemente l’intento è quello di escludere un partito politico ritenuto scomodo. Seguirà una lettera al Ministero”, dice. La prefettura risponde che “come da cerimoniale in occasione della festa del 2 giugno sono stati invitati solo i rappresentanti istituzionali delle comunità della provincia di Modena, cioè sindaci, parlamentari e consiglieri regionali di tutti i partiti politici”.
