A Carrara per scolpire sul marmo: SERIE B!!!!! – .

Visto il punto a cui siamo arrivati ​​è necessario dimenticare tutto, ma proprio tutto quello che è successo tra campionato e playoff. Adesso attenzione, determinazione, coraggio sportivo, voglia di vincere devono essere un tutt’uno nella testa e nel cuore dei biancorossi e dell’allenatore Stefano Vecchi. Le possibilità di successo – vista la Carrarese al Menti – sono per me al 50% e quindi la finale è ancora tutta da giocare. La sentenza arriverà solo nel tardo pomeriggio di domenica prossima, 9 giugno 2024. Non sono da escludere né supplementari né rigori, perché la posta in gioco è altissima e nessuna delle due squadre ha intenzione di cedere. Non so su quali giocatori potrà contare il nostro allenatore, e mi riferisco ovviamente in particolare a quelli Ferrari, mentre per lo sfortunato Ronaldo e lo squalificato Golemic (di cui è stata confermata la squalifica) la tanto attesa finale resta un immenso rimpianto. I nostri migliori auguri a Ronaldo per la più rapida guarigione possibile. Ma come dice Vecchi, la squadra c’è e tutti possono dare il loro contributo decisivo anche nello scampolo di una sola partita.

Nella foto di Sartore, l’uscita dal campo di Ronaldo

Lane ha fatto la sua parte, ora l’azienda…

Se siamo arrivati ​​alla finale dei playoff vuol dire che siamo tra le grandi squadre della Serie C, quelle che hanno una rosa con tanti petali, cioè anche giocatori di alto livello che hanno giocato in Serie B e anche in Serie A. , con una valida organizzazione aziendale, di un pubblico importante ed appassionato. Tutti aspetti che, per non citare nomi e cognomi, si conformano perfettamente ai profili di Taranto, Padova e Avellino. Squadre che hanno dimostrato di essere forti, basta guardare la classifica e i dati sui gol fatti e subiti. Poi, visto che il calcio è così, entra in gioco il fattore “E”. Il fattore Eupalla, la dea che premia o punisce a seconda delle proprie simpatie. Questo è il nostro caso con Avellino. L’andata – lo ha ammesso anche Pippo Costa in una recente intervista – poteva tranquillamente finire 3-0 per gli affamati, ma anche dispendiosi (per nostra fortuna) Lupi. Comunque sia, nella gara di ritorno di domenica sera al Menti, il Lane ha fatto la sua parte e ha mostrato di che pasta è fatto, anche se la fortuna ha sorriso ancora una volta più ai nostri biancorossi che ai lupi irpini.

Gol da ricordare e parate da brivido: ecco la vittoria!

Rispetto all’andata il Vicenza ha adottato la tattica perfetta: tenere alti gli avversari per prosciugare le loro fonti di gioco, rendendo loro difficile manovrare per poi ripartire una volta aperti alcuni varchi. Lo specchio di una partita così impostata è chiaro, e c’è la prima grande occasione già al 6′ quando un vivace Proia viene imbeccato sulla destra da un bel cross di De Col. Il nostro 7 si rialza in maniera elegante e perfetta. Con tempismo, colpisce bene anche la palla che però colpisce la traversa ed esce. Peccato! Non importa perché Lane c’è e corre con convinzione e determinazione. Al 14′ scende Menti e Dio non voglia. Il “piccolo Sivori”, un grande Matteo Della Morte, si lancia in proprio con insolito ardore, toglie letteralmente la palla dai piedi di Frascatore, decolla come un folletto sfuggente verso l’area avversaria, danzando tra i lupi, e poi entra e brucia il terzino Guidotti con un sinistro deciso e preciso alla sua destra. Cose da non credere. Gol straordinario che dà una carica atomica a tutta la squadra e ai tifosi biancorossi. La partita prosegue su questo punteggio fino quasi al 30′, ma poi l’Avellino torna in scena e fa capire che non vuole esserci, ma vuole dire la sua. E’ l’attaccante Patierno – grande giocatore del massimo campionato – che all’improvviso spara un tiro dal limite dell’area, Confente mette la palla in angolo. Sul corner è il turno dell’ex Chievo Palmiero, ma il nostro portiere non si sorprende.

Lane ce la fa, ma che fatica!

L’inizio del secondo tempo però è avellinese, ma ancora una volta la dea Eupalla si dimostra molto gentile con noi. Al 1′, infatti, Armellino può segnare un gol ma preferisce mandarlo fuori, come accaduto all’andata; tre minuti più tardi è invece il momento dell’ex biancorosso Gori che si trova a pochi metri da Confente, il gol sembra fatto, ma il nostro Buffon effettua una straordinaria parata deviando verso la difesa. Incredibile. Sul cross che ne deriva è il solito Armellino a due metri dalla porta che può solo segnare: si ritrova invece davanti a Confente in una formula da superman che ancora una volta gli nega la gioia di segnare. Cose da brividi… L’Avellino si è praticamente mangiato quattro occasioni da gol in dieci minuti e a questo punto, Eupalla o non Eupalla, coach Pazienza dovrebbe porsi qualche domanda. Lane sembra intrappolato nella rete avversaria e solo al 12′ Pompeu Da Silva effettua una serie di tiri, arrivando ad un gran tiro dalla distanza, che però non sorprende Ghidotti. Ma è anche lo squillo di tromba che annuncia il secondo straordinario gol di Lane. Scorre il 19′ e arriva il calcio d’angolo per noi. Ronaldo passa in vantaggio e con uno dei suoi cross telecomandati supera la difesa irpina e gli attaccanti biancorossi: evidentemente è uno schema provato e riprovato in allenamento, che stavolta funziona, eccome. Un entusiasta Costa irrompe sul cross arcuato e tira di prima intenzione, travolgendo il portiere con una palla imprendibile alla sua sinistra. Le tribune biancorosse del Menti esplodono ed è un delirio mondiale. A questo punto sembra fatta: purtroppo un netto fallo di Ronaldo nella nostra area provoca un giusto rigore. Patierno lo batte e segna, provocando Golemic che abbocca e lo calcia, venendo così espulso. La situazione per noi sta diventando difficile, perché l’Avellino c’è e si vede. Solo che poco dopo, per un fallo persistente su Costa, viene espulso anche Armellino, e il provvedimento arriva come il formaggio sui maccheroni. A circa quindici minuti dalla fine, il Lane riesce a tenere duro fino al fischio finale, fino alla vittoria che regala loro la tanto attesa, tanto attesa finale contro la Carrarese.

La Carrarese ha fatto vedere le sue qualità, Lane è stata sfortunata!

Dopo la bellezza di sei partite fino all’ultimo minuto, eccoci al penultimo atto, mercoledì scorso al Menti contro la Carrarese. Terzi in campionato, e quindi con due giornate in meno all’attivo, si sono guadagnati la finale mettendo in fila (un po’ come noi) alcune squadre blasonate, su tutte il Benevento. Lane lamenta le assenze di Golemic e Ferrari, e non è cosa da poco, ma quando al 3′ il nostro Pompeu Ronaldo cade in seguito ad un contrasto, rimanendo visibilmente infortunato a terra, ecco che arrivano i brutti pensieri. Sì, perché è lui il cardine della squadra, è lui che detta i tempi, è lui che fa cross e lanci millimetrici, piazzando i palloni sui piedi o sulla testa dei compagni. La triste uscita di lui che piange è un brutto colpo, sia tattico che psicologico. Lane soffre e la Carrarese prende il controllo. I toscani corrono e spingono mettendo in difficoltà i biancorossi chiusi nella loro metà campo. Ci provano all’11’ con Zuelli che costringe Confente a deviare in angolo. Costa risponde con un tiro telefonato dalla distanza che finisce fuori bersaglio, ma è ancora Carrarese a comandare con grande aggressività, ritmo alto e tanti interventi al limite, che l’arbitro non sembra vedere. Il primato però è solo territoriale, con 6 calci d’angolo a favore dei toscani e uno solo per noi, ma non ci sono vere occasioni da gol.

Secondo tempo difficile ma Costa sfiora il gol della vittoria

ILIn avvio di ripresa Vecchi ne sostituisce uno deludente e impalpabile Delle Monache, Letteralmente cancellati dai difensori “di marmo”, con Proia, e Fantoni con Sandon. Cambiamenti di grande attualità che permettono di mettere “meglio” in campo i biancorossi che iniziano ad uscire dal guscio anche se la pressione della Carrarese si fa sicuramente sentire. Non ci sono idee veramente pericolose, tuttavia, e anche Di morte (domenica scorsa, domenica scorsa, mercoledì draft) esegue uno dei suoi numeri ma manca di forza e precisione. Si arriva alla mezz’ora con la Carrarese che continua a macinare giocate ma rallenta comprensibilmente il ritmo nonostante il gioco. Al 35′ entra Talarico al posto di Laezza che lamenta difficoltà fisiche, e anche questa mossa si rivela buona (del resto il parco a disposizione è quello), tanto che al 40′ il l’opportunità si materializza mostri della partita. È proprio Talarico a mettere in mezzo all’area un pallone, poi respinto dalla difesa ospite e sul quale si avventa come un falco Pippone Costa, che spara un sinistro che sembra diretto in porta e invece (Eupalla dov’eri? ) esce poco a sinistra del portiere. Peccato perché poteva essere il tiro del gobbo, quello portafortuna. C’è ancora un tentativo di testa di Sandon alto, ma vista la partita nel suo complesso e visti i limiti oggettivi della squadra del Lane, il pareggio potrebbe andare bene. Adesso a Carrara senza paura con il pensiero di vendicare la sfortuna di Pompeu Da Silva Ronaldo. Sarebbe il regalo più bello per lui e per noi. Vai a Vicenza.

costi per girare

Luciano Zanini


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