Trauma contusivo per l’agente della Polizia Penitenziaria aggredito nel carcere di Pavia – .

PAVIA – Ancora violenze all’interno del carcere di Pavia, dove un detenuto ha aggredito a calci un agente della Polizia Penitenziaria. L’episodio, avvenuto ieri pomeriggio, ha provocato una dura reazione da parte del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE).

L’agente, mentre svolgeva le sue funzioni di chiusura della cella, è stato aggredito dal compagno di cella del detenuto che stava per essere rinchiuso. Il motivo? Il secondo detenuto voleva uscire per discutere con un altro detenuto. L’aggressione ha provocato all’agente un trauma contusivo, diagnosticato al pronto soccorso con prognosi di dieci giorni.

La denuncia del SAPPE

Alfonso Greco, segretario lombardo del SAPPE, ha denunciato l’accaduto, sottolineando che solo l’intervento tempestivo dei suoi colleghi ha evitato conseguenze più gravi. Greco ha poi criticato la mancanza di misure adeguate per il trasferimento dei detenuti violenti e la tutela del personale. “Non tollereremo più questo tipo di aggressione”ha dichiarato, “Chiediamo interventi concreti e il rapido trasferimento dei prigionieri violenti”.

Situazione allarmante nelle carceri lombarde

I dati del secondo trimestre 2024 evidenziano una situazione allarmante all’interno delle carceri lombarde: 225 episodi di resistenza e ingiurie, 6 proteste collettive con danni, 85 agenti feriti con prognosi fino a 7 giorni, 8 agenti feriti con prognosi fino a 20 giorni e 1 agente ferito con prognosi superiore a 20 giorni. Inoltre, a gennaio è avvenuto il suicidio di un poliziotto.

Donato Capece, segretario generale del SAPPEparlato di “escalation delle tensioni” all’interno del sistema penitenziario, richiedendo interventi urgenti per la sicurezza degli agenti. Capece ha chiesto sanzioni più severe per i detenuti che attaccano il personale e una maggiore presenza dello Stato per ripristinare l’ordine e la sicurezza.

Il SAPPE chiede tolleranza zero nei confronti dei prigionieri violenti

Il sindacato chiede ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) di attuare una reale tolleranza zero nei confronti dei detenuti violenti. “Serve un segnale forte e chiaro da parte dello Stato”Capece ha dichiarato, “Non possiamo tollerare questa diffusa impunità. È necessario tutelare l’incolumità degli agenti e garantire loro un minimo di benessere psico-fisico”.

 
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