i ‘vasaari’ vasariani raccontati in una mostra • Nove fiorentini – .

i ‘vasaari’ vasariani raccontati in una mostra • Nove fiorentini – .
i ‘vasaari’ vasariani raccontati in una mostra • Nove fiorentini – .

Mostre

Arezzo, 7 maggio 2024 – UN percorso espositivo per ripercorrere il legame tra la famiglia Vasari e le antiche fabbriche aretinea partire dal mestiere di ceramista esercitato dal nonno del più famoso Giorgio, Giorgio di Lazzaro Taldi.

Si inaugura mercoledì 12 Giugno 16:30 Museo Archeologico Nazionale ‘Gaio Cilnio Mecenate’ di Arezzo (via Margaritone 10) la mostra IL I “vasaari” del Vasari e l’antica produzione ceramica aretina” a cura di Maria Gatto. Così il complesso programma continua eventi celebrativi di “Arezzo. La città del Vasari”che fino a febbraio 2025 renderà omaggio al maestro aretino in occasione del 450° anniversario della sua morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzoin collaborazione con Direzione Regionale dei Musei Nazionali della Toscana del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Gallerie degli Uffizi, con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sissi.

Il Museo Archeologico Nazionale di Arezzo partecipa alle celebrazioni raccontando in questa mostra, attraverso riferimenti letterari, documenti e reperti, i collegamenti dell’autore del Vite con le antichità della sua terra. Tra questi, i vasi aretini e il Chimeraprodotti di altissima qualità dell’artigianato locale raffinato nella tecnica e colto nelle ispirazioni iconografiche nelle quali Vasari riconobbe l’espressione maniera etrusca. La prima fase della mostra ti permette di entrare nel mondo di Aretina vasa e ad apprezzarli adottando la prospettiva di Vasari.

Queste ceramiche da tavola tipiche dell’Arezzo romano e di straordinaria fortuna nell’antichità costituiscono parte dell’esperienza del nostro Giorgio sotto un duplice aspetto: da un lato – come gli aretini di tutti i tempi – è testimone diretto e ammirato di continue scoperte nei tanti cantieri cittadini; in compenso ha dei bellissimi vasi rossi, una conoscenza mediata dai ricordi familiari, che ci riporta.

La mostra, ricca di spunti e rimandi, spiega l’origine del nome “Vasari” e racconta, parafrasando un passaggio del Vita del suo antenato Lazzaro, le straordinarie vicende del nonno Giorgio di Lazzaro, “vasaro” e archeologo ante litteram, nonché responsabile – grazie ai vasi aretini – di un primo prezioso contatto con la famiglia Medici. Il percorso espositivo si conclude con l’invito a ricercare nei dipinti del Vasari riferimenti al ricco repertorio iconografico attestato sui vasi color corallo decorati a rilievo.

Non poteva mancare una sezione dedicata alle riproduzioni della Chimera che, per la sua qualità tecnica e per l’iscrizione sulla zampa anteriore destra, rappresenta per Vasari anche l’esempio più evidente di maniera etrusca, lo stile artistico degli Etruschi. Oltre ad approfondimenti testuali e iconografici, questa fase espositiva propone un’esperienza multimediale della Chimera, con una riproduzione tattile a grandezza reale e proiezione olografica della statua nelle diverse fasi del restauro.

“Il programma di eventi previsti dall’Anno Vasariano prosegue con un percorso espositivo originale e sicuramente interessante. Il Museo Archeologico, preziosissima realtà della città di Arezzo, partecipa con la sua straordinaria collezione di vasa arretina, ispirazione e oggetto di studio dell’abile ceramista, nonno del maestro rinascimentale descritto in questa mostra. Un’ennesima occasione per vivere un’esperienza all’insegna dell’arte e della bellezza, sia per gli aretini che per i tanti turisti che già affollano la città”. ha dichiarato il sindaco e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli.

Siamo lieti, come sistema dei musei statali aretini, di offrire questi importanti contributi scientifici ed espositivi alle celebrazioni vasarianein considerazione dei molteplici e stretti legami dei nostri musei con la vita e l’opera del grande artista, che con la sua attività influenzò tutto il Cinquecento, non solo toscano – afferma Stefano Casciu, Direttore Regionale dei Musei Nazionali della Toscana. – Con questa mostra al Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate inizia il nostro percorso che si sviluppa a partire da questa originale lettura delle collezioni di Aretina vasa in relazione alle tradizioni della famiglia Vasari. Seguiranno nei prossimi mesi le mostre organizzate al Museo Casa Vasari e al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna”.

Il Museo partecipa alle celebrazioni vasariane con un curioso contributo – sottolinea la curatrice Maria Gatto – che mette in luce aspetti poco conosciuti di Giorgio Vasari, dall’origine del cognome, allo speciale legame con l’antica produzione ceramica aretina, fino alle prime contatto con la Casa dei Medici. La mostra è stata anche occasione per un approfondimento della ricerca storico-archeologica, con la ricostruzione delle indagini che si sono svolte nei secoli nell’area delle Carcerelle a partire dai primi scavi di Giorgio di Lazzaro e con il recupero di informazioni negli archivi e materiali nei depositi, in particolare provenienti dalle collezioni Gamurrini, Funghini e Gorga. Al percorso rivolto agli adulti si affiancano contenuti rivolti ai bambini, con il gattino Gaio quale gentile ospite di Messer Giorgio.”

Verranno letti in apertura estratti da “Le Vite” a cura di Samuele Boncompagnipoi verrà inaugurata la mostra fino al 2 febbraio 2025 dal lunedì al sabato 9.00-19.30, domenica e festivi 9.00-14.00 con ingresso compreso nel biglietto del museo e la prima domenica del mese con ingresso gratuito 9.00-19.30.

In occasione delle prossime Giornate Europee dell’Archeologia, sabato 15 giugno alle ore 16.30 visita guidata con la curatrice Maria Gatto inclusa nel biglietto d’ingresso (info e prenotazioni: [email protected]).

“Arezzo. La città del Vasari” gode del patronato di Ministero della Culturapartner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Biblioteca Comunale di Arezzo, Fraternità dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour. Progetto grafico di Progettazione Wml.

INFORMAZIONI

Fondazione Guido d’Arezzo

Corso Italia 102 – Arezzo

[email protected]

fondazioneguidodarezzo.com

www.vasari450.it

 
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