molti si trovano ora al rifugio AMA (che è in difficoltà) – .

molti si trovano ora al rifugio AMA (che è in difficoltà) – .
molti si trovano ora al rifugio AMA (che è in difficoltà) – .

SAN CASCIANO – Ci sono voluti mesi di lavoro perché l’amministrazione comunale di San Casciano, con tutti gli uffici coinvolti (ufficio ambientale in primis), insieme all’Asl, per dipanare un pasticcio a dir poco complicato.

Quella di due donne che vivevano in casa, in un appartamento preso in affitto nella capitale, con 56 gatti. Maschi e femmine, nessuno sterilizzato.

Una situazione esplosiva. Il che, ovviamente, aveva creato proteste in tutto il quartiere. E questo gli stessi proprietari dell’appartamento non potevano più tollerarlo.

Sono poi iniziati i sopralluoghi, gli incontri e le trattative, con fermezza ma anche delicatezza, per cercare di arrivare all’inevitabile risultato senza pesare troppo, dal punto di vista psicologico, su chi era finito in questa situazione.

Alla fine il risultato è stato raggiunto: 51 dei 56 gatti sono stati raccolti, sterilizzati dall’Asl e affidati ai gattili locali.

Alle due donne ne sono stati lasciati cinque, anch’essi sterilizzati dall’Azienda sanitaria.

Il problema, però, ora riguarda gli allevamenti che si sono trovati “travolti” da questa ondata. In particolare l’allevamento AMA di Bagno a Ripoli, punto di riferimento del nostro territorio.

“Il rifugio – spiegano – sta attraversando un momento un po’ complicato. Sono arrivati ​​infatti 14 gatti adulti, provenienti da una brutta situazione di vita. E si sono così uniti ad altri gatti bisognosi che continuano ad arrivare dalla zona”.

“I 14 gatti – dicono – una volta effettuati i dovuti controlli, verranno rassicurati e poi i volontari cercheranno di farli adottare”.

“A seguito di questa situazione – lanciano l’appello dell’allevamento – non prevista e non facile da gestire, ora nella struttura c’è molto bisogno di cibo umido, servono soprattutto bustine o piccole confezioni, che spesso servono per somministrare le terapie . Inoltre, i gatti che vivono da sempre in situazioni degradate hanno bisogno di un cibo “migliore”, che per loro è un po’ come una coccola”.

“Hanno bisogno di sentire attenzione e affetto – precisano – Se qualcuno vuole aiutare i gatti dell’allevamento, può portare il cibo direttamente nella struttura di Bagno a Ripoli, oppure lasciarlo ai volontari che fungono da punti di raccolta in varie zone di Firenze e dintorni. C’è anche la possibilità di consultare la lista dei desideri dell’allevamento AMA su Amazon (Qui)”.

“Grazie di cuore – concludono dall’allevamento – da parte dei gatti ospiti da tempo e dei 14 nuovi arrivati”.

Contatti: www.amagatti.it.

 
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