Paesaggio sublime. Il Lago di Como al tempo di Giovanni Battista Sommariva – .

luogo: Museo del Paesaggio del Lago di Como (Tremezzo, Como).
trattamento: Fabio Cani, Marco Leoni.

Il Museo del Paesaggio del Lago di Como ospita la mostra “Paesaggio sublime. Il Lago di Como al tempo di Giovanni Battista Sommariva. 1801-1826”, in cui viene presentata una selezione di 39 acquerelli e stampe di autori italiani e stranieri, alcuni dei quali esposti al pubblico per la prima volta, che illustrano in modo affascinante alcune delle mete più ambite e apprezzate in quel periodo dai viandanti che raggiungevano le sponde del lago.

Le vedute esposte risalgono principalmente al periodo compreso tra il 1801 e il 1826, durante il quale Sommariva acquistò e ristrutturò la sua residenza di Tremezzo, dove ospitava la sua magnifica collezione di opere d’arte, e offrono al visitatore un’occasione unica per riscoprire attraverso immagini particolarmente evocative , provenienti da collezioni pubbliche e private, un panorama culturale straordinario, che già attirava viaggiatori e intellettuali.

La selezione parte dalle acqueforti di Gerolamo Mantelli, dedicate a Como e ad alcune delle residenze più rinomate dell’epoca come Villa Pliniana e Villa Tanzi a Torno, Villa Olmo a Como, e prosegue con gli acquarelli realizzati agli inizi dell’Ottocento da lo svizzero Peter Birmann, attento a ritrarre non solo le ville, ma anche le meraviglie naturali del Lago di Como come l’Orrido di Nesso o il Fiume Latte.

Di seguito si riportano alcune stampe realizzate negli anni successivi che testimoniano la progressiva consacrazione di Villa Sommariva (oggi Villa Carlotta) a meta imperdibile per chiunque visiti le sponde del Lario grazie all’intraprendente e costante promozione portata avanti dal proprietario che già a il tempo aprì le porte del palazzo a visitatori italiani e stranieri ed espose con orgoglio la sua collezione. Tra gli autori delle vedute si segnalano anche i coniugi Carolina e Federico Lose, di origine tedesca e da tempo attivi in ​​Lombardia, l’inglese Marianne Colston e Alessandro Sanquirico, celebre pittore e scenografo del Teatro alla Scala, che soggiornarono a Tremezzo in una casa confinante con il giardino Sommariva.

In mostra si possono osservare scorci, talvolta inediti, di varie località (Como, Cernobbio, Torno, Nesso, Ossuccio, Isola Comacina, Tremezzo, Menaggio, Bellagio, Domaso, Corenno Plinio, Fiume Latte, Mandello del Lario, Lecco) e varie residenze affacciate sulle rive come Villa Balbiano a Ossuccio, Villa del Balbianello a Lenno e Villa Giulia a Bellagio. In alcuni casi gli edifici presentano una disposizione diversa rispetto all’aspetto attuale, ad esempio nella Villa del Balbianello manca lo stemma degli Arconati sopra la loggia, il Castello di Urio appare privo delle modifiche in stile neomedievale apportate dai Melzi e nella Villa Taverna di Bellagio, oggi conosciuta come Villa Trivulzio, mancano i due corpi laterali aggiunti successivamente. Gli acquerelli e le stampe offrono anche immagini preziose e rare di elementi non più esistenti come il Tempietto dell’Amicizia nel giardino di Villa Sommariva, demolito a metà Ottocento, la torre faro di Villa Balbiano, voluta dal cardinale Durini a fine del Settecento, il campanile dell’antica pieve di Tremezzo o le limonaie nel giardino di Villa Mainona, utilizzate per la produzione di agrumi e ancora attive nei primi decenni dell’Ottocento.

Le immagini sono integrate con testi tratti da alcune guide dell’epoca, come il volume Viaggio da Milano ai Tre Laghi di Carlo Amoretti del 1817 e il Viaggio al Lago di Como, pubblicato nel 1819 e scritto da Davide Bertolotti, autore anche della Descrizione di la Villa Sommariva sul Lago di Como, pubblicata nel 1831, e con citazioni di illustri viaggiatori che visitarono il Lario in quell’epoca come Stendhal o Percy Shelley.
Il percorso si conclude all’interno della collezione permanente del museo con una sala interamente dedicata a Villa Carlotta nella quale sono esposte altre stampe risalenti ai primi decenni dell’Ottocento raffiguranti Villa Sommariva.

La mostra è accompagnata da un agile catalogo, curato da Fabio Cani e Marco Leoni ed edito da NodoLibri, che ricostruisce sinteticamente la diffusione e la fortuna delle vedute e delle immagini stampate del Lario nei primi decenni dell’Ottocento e che contiene le immagini delle opere esposte e profili biografici degli artisti.

Immagine in primo piano
Peter Birmann, Veduta di Lavedo sul Lago di Como, Camera di Commercio Como-Lecco (dettaglio)

 
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