Lamezia, gli auguri di mons. Parisi ai neo eletti sindaci del territorio diocesano – .

Lamezia Terme – “Nell’augurare buon lavoro ai sindaci neo eletti o riconfermati alla guida dei Comuni di Amato (Saverio Ruga), Cortale (Francesco Scalfaro), Marcellinara (Vittorio Scerbo), Miglierina (Marco Torchia), Motta Santa Lucia ( Ivano Egeo), Pianopoli (Valentina Cuda) e San Pietro a Maida (Domenico Giampà), esorto tutti ad avere come punto di riferimento il bene comune che, come ricorda Papa Francesco, ‘richiede un impegno che si sporca le mani’ e ‘solo le mani sporche sanno cambiare la terra: la giustizia si vive, la carità si incarna e, uniti nelle sfide, perseveriamo in esse con coraggio’”. È quanto afferma in una nota il vescovo di Lamezia, monsignor Serafino Parisi.

“Bene comune che non va confuso con il mero benessere che, quando si riferisce solo all’abbondanza materiale “tende ad essere egoista, tende a difendere gli interessi di parte, a non pensare agli altri e a cedere alle lusinghe del consumismo. Così inteso, il benessere, invece di aiutare, è portatore di possibili conflitti e disgregazioni sociali; essendosi affermata come prospettiva dominante, genera il male della corruzione, che scoraggia e provoca molti danni – prosegue – Il bene comune, però, è maggiore della somma degli interessi individuali; è un passaggio da ciò che ‘è meglio per me’ a ciò che ‘è meglio per tutti’, e comprende tutto ciò che dà coesione a un popolo: obiettivi comuni, valori condivisi, ideali che aiutano ad alzare lo sguardo oltre gli orizzonti individuali”. Auguri di buon lavoro anche a chi è stato chiamato a servire la propria comunità dai banchi dell’opposizione. Il compito complesso e delicato di chi è chiamato a vigilare sull’azione di chi governa è quello di essere una spinta ma allo stesso tempo di contribuire in modo responsabile e costruttivo allo sviluppo e alla crescita del proprio territorio, mettendo da parte interessi personali e posizioni predeterminate. stabilito. L’auspicio è che, una volta superata la fase della ‘battaglia’ elettorale, in ogni realtà si ritrovi la pace tra tutti i cittadini e si lavori nel pieno rispetto della dignità di ciascuno, guardando all’obiettivo comune che deve essere quello della crescita della propria comunità, vivendo come pellegrini il cui cammino “è sempre stato rischioso, intessuto di fiducia e vulnerabilità. Coloro che lo intraprendono devono presto riconoscere la loro dipendenza dagli altri”. Per il principio dell’Incarnazione, secondo cui la realtà ci appartiene e va interpretata e servita con la forza propositiva e generativa della speranza cristiana, come Chiesa non possiamo non essere accanto a quanti operano in questo senso e nel pieno rispetto della dignità dell’uomo perché, come ci esorta Papa Francesco, «il rispetto e l’amore devono estendersi anche a coloro che pensano o agiscono diversamente da noi in ambito sociale, politico e anche religioso, poiché con quanta maggiore umanità e amore penetreremo la loro modi di vedere, tanto più facilmente potremo avviare un dialogo con loro. Certamente tale amore e tale gentilezza non devono in alcun modo renderci indifferenti verso la verità e il bene. Infatti, è proprio l’amore che spinge i discepoli di Cristo ad annunciare a tutti gli uomini la verità che salva’”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Liste d’attesa in Veneto, Zaia: «Risultati notevoli» – .
NEXT “Ti ho amato più di ogni altra cosa” – .