“Abbiamo raggiunto due obiettivi. Adesso il consolidamento” – .

10:45. Alle 11, nella sala stampa dell’Unipol Domus, il direttore sportivo del Cagliari, Nereo Bonato, farà il punto su queste ultime settimane in casa rossoblù.

11.06 Inizio della conferenza.

Prende la parola il direttore sportivo del Cagliari.
“Grazie per essere qui. Dobbiamo capire chi eravamo, chi siamo e dovremmo essere. Dobbiamo innanzitutto continuare nel nostro percorso di crescita. Sono arrivato un anno e mezzo fa e l’azienda era in fase di rinnovamento. Questo è stato un passo fondamentale per tutti noi. Una visione aziendale innovativa, abbiamo creato l’area corporate, quella business media, ma la cosa fondamentale è stata condividere tutte le scelte, condividerle porta a fare meno errori, ma che hanno portato risultati nel tempo. Avevamo l’obiettivo di tornare in Serie A e mantenerla: li abbiamo raggiunti. Adesso servirà consolidamento, anche senza Ranieri, il nostro campione. C’è ancora qualcosa da fare, ma la società può lavorare con le mani abbastanza libere. Gli effetti del Covid sono ancora visibili, anche se i tifosi potrebbero pensarla diversamente. Dobbiamo guardare avanti, ci sono basi importanti su cui lavorare, e lo faremo con equilibrio. Il percorso di crescita dovrà essere graduale, gestendo i giovani e i ragazzi. Così facendo potremo diventare una società che potrà dire la sua. Abbiamo individuato la persona giusta che presto potremo ufficializzare. Non siamo rimasti fermi. Abbiamo rinnovato il contratto di Pavoletti, un grande uomo che ci ha dato una grande mano, ma anche di Kingstone, un giovane di valore. Personalmente vorrei dire quanto mi sto divertendo a Cagliari. I tifosi mi chiedono continuamente del Cagliari e questo mi riempie di orgoglio perché significa che il Cagliari conta moltissimo in Sardegna e nel mondo. Senza di loro non saremmo saliti in Serie A e non ci saremmo salvati. La strada è stata spianata”.

Diritti di riscatto.
“Non abbiamo esercitato il diritto di riscatto su Petagna, Shomurodov e Oristanio. Con l’Inter abbiamo parlato della possibilità di riaverlo. Per Mina abbiamo esercitato l’opzione del rinnovo contrattuale”.

Cosa significa avere le mani libere? Come avete superato la richiesta di più da parte dei fan?
“Non siamo riusciti a far passare il messaggio che la pianificazione è iniziata un anno e mezzo fa. La squadra è cresciuta di valore, è cresciuto il valore umano e questo ci ha sorpreso. Quello che è successo un anno e mezzo fa è un segno di discontinuità. Probabilmente non è stato capito, o meglio, non abbiamo comunicato con chiarezza. Abbiamo abbassato la massa salariale e ora abbiamo nuove risorse da utilizzare per l’acquisizione di altre risorse”.

Ci sono degli obiettivi che hai individuato?
“Abbiamo alcune idee, ma dovremo condividerle con il nuovo allenatore. Questa è una rosa che dovrà essere rinforzata, migliorata. Vedremo cosa ci offrirà il mercato. Potrebbero esserci delle partenze, ma secondo offerte adeguate”.

Punterete anche sui giovani attualmente in prestito nelle categorie inferiori?
“Abbiamo ragazzi interessanti che sono andati a fare esperienza. Alcuni si sono comportati particolarmente bene e verranno valutati. In questo momento c’è grande serenità perché la rosa non è eccessivamente numerosa”.

Quale profilo di allenatore è stato scelto?
“Che possa continuare quello che ha iniziato, che lavori con i giovani. La rosa sarà sicuramente un mix di esperti e giovani. I rinnovi? Stiamo riflettendo su Viola, Mancosu e Aresti. Questi ultimi due hanno compiuto un certo percorso, vedremo”.

Luperto e Marin possibili nomi in arrivo? Quali nomi potrebbero lasciare il Cagliari?
“È ancora presto, vedremo”.

Il nuovo allenatore dovrà scontrarsi almeno inizialmente con l’ombra di Ranieri?
“Ranieri era un campione, ma andava comunque sostituito. Abbiamo provato a farlo arrendere, ma ha preso la sua decisione. È ovvio che qualche difficoltà ci sarà, ma tutti insieme, con il lavoro, non potremo che beneficiare dei suoi insegnamenti e andare avanti”.

Potete fornire un identikit dell’aggressore che cercherete?
“Numericamente è il reparto dove siamo più in difficoltà. Molti ragazzi sono scaduti, ora servirà un giocatore con le caratteristiche di un centravanti, un altro da seconda punta/esterno. Stiamo valutando profili provenienti dal mercato italiano, ma anche da fuori. Ci confronteremo con il nuovo allenatore. Shomurodov? Non è una porta chiusa. Adesso vedremo le eventuali condizioni”.

Come sostituire Nandez?
“Situazione molto particolare. Giocatore molto importante, l’offerta che ha ricevuto non lasciava ‘spazio’ di scelta. Il fatto di andare in Arabia dice tutto sul fatto che non voleva affrontare il Cagliari da avversario”.

Stiamo parlando di Miranchuk.
“La nostra filosofia è quella della crescita graduale. Sul mercato siamo attenti alle opportunità. Per questo giocatore dico di no. Barak? E’ una discussione simile. E’ un profilo con un budget fuori dalla portata del Cagliari”.

Sulemana e Kingstone hanno esordito in Nazionale: quanta soddisfazione c’è?
“Per loro non possiamo che essere enormemente soddisfatti. La società sta mettendo a frutto quanto fatto in passato con il lavoro del settore giovanile. Anche Obert, Veroli e Luvumbo sono segnali che la società ha lavorato bene con i giovani”.

C’è la possibilità di rivedere Gaetano a Cagliari?
“Certamente, ma Conte ha chiesto espressamente di poterlo valutare. Il ragazzo si è divertito moltissimo a Cagliari. Siamo in fila.”

Scuffet e Jankto hanno avuto rendimenti opposti. Che posto avrà il Cagliari nel futuro?
“Il portiere ha fatto molto bene, Jankto un po’ meno, ma saranno due giocatori del Cagliari. È chiaro che faremo delle valutazioni con il nuovo allenatore”.

Quali sono le intenzioni di Mina?
“Mina ha espresso il desiderio di restare a Cagliari. E’ altrettanto vero che abbiamo ottenuto un’opzione per il rinnovo, ma con un’offerta di due milioni poteva andarsene. Si è sbilanciato, poi vedremo”.

11.48 Fine della conferenza.

 
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