Rete Civica Toscana, al via le maratone per le prossime regionali – .

Rete Civica Toscana, al via le maratone per le prossime regionali – .
Rete Civica Toscana, al via le maratone per le prossime regionali – .

fotografie prese da Facebook

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Lo spirito civico delle città toscane, quello del centrodestra, ha avviato le prove tecniche per superare “l’orto di casa” (come ha scritto Sena Civitas) e cercare di unirsi attorno al prossimo candidato presidente della Regione.
Vedremo, dopo l’incontro di Pisa, quanto filo avranno a disposizione per tessere la tela. Si chiama Rete Civica Toscana.
È sicuramente una rete che può contare su un numero significativo di città, sindaci e amministratori locali.
Lo scopo è impegnativo. Presuppone un centrodestra che, volendo davvero vincere, e non solo provandoci, pensi che le liste civiche possano fare la differenza nel collegare territori e regioni. Pensa infatti di partire dalla civiltà, dalle sue buone pratiche.
Ma i partiti di centrodestra sono davvero pronti a giocare questa carta? Naturalmente non dovranno rinunciare ai loro simboli ma dovranno lasciare più di uno spazio a forze e personalità eterogenee.
Quali ostacoli potrebbe incontrare questa operazione? Non certo da Fratelli d’Italia. E nemmeno da una Lega che si sta ritagliando un ruolo estremo. Il rapporto tra civiltà e Forza Italia è probabilmente più complesso.
Sbagliamo a pensare che molta civiltà del centrodestra nei territori sia stata alimentata dalla crisi delle file di Berlusconi? E al di sotto potrebbero emergere attriti e competizioni?
Un elemento aiuterà: la fine della fase del “non esiste più né destra né sinistra” che consentiva arditi trasversalismi alla civiltà. Le ideologie, tuttavia, tornano ad essere una linea di demarcazione. Non è un caso che le elezioni europee abbiano avuto un sapore maggioritario, lasciando in gioco diverse forze centriste.
Certo, per capire meglio bisognerà aspettare le votazioni di domenica 23 i cui risultati non saranno indifferenti per le prossime elezioni regionali. È un dato di fatto, però, che il centrodestra non ha aspettato la chiusura delle urne per riunire i cittadini toscani.
Probabilmente l’intenzione era quella di dare un segnale agli elettori di non preoccuparsi troppo di “allineare” oggi Comuni e Regione.
Naturalmente artefice e garante dell’intera operazione non potrà che essere il candidato che sfiderà Eugenio Giani.
Non è sicuro che ci riusciranno, ma è pur sempre un progetto ambizioso. O no?

Igor Zambesi

 
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