Violenza di genere, accordo con Camera di Commercio, Comitato Imprenditoria Femminile Molise e Carabinieri – .

IL Il Presidente della Camera di Commercio del Molise, Paolo Spina, e la Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Molise, Sandra Palombo, ha ricevuto nella Sala Falcione della sede della Camera di Commercio in Piazza della Vittoria, a Campobasso, il Colonnello Luigi Dellegrazie, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Campobasso.

L’L’incontro, promosso dal Presidente Palombo, è stato cordiale e fruttuoso e ha visto la partecipazione anche di Giuditta Lembo, Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso e della Provincia di Isernia e Coordinatrice regionale degli Stati Generali delle donne.

Nel corso dell’incontro è emersa una forte volontà di aprirsi alla collaborazione interistituzionale su numerosi temi di comune interesse e competenza. Il punto di partenza sarà la firma di uno specifico accordo per la realizzazione congiunta di attività che avranno l’obiettivo, da un lato, di sensibilizzare le donne di ogni età e le lavoratrici, finalizzate a prevenire discriminazioni e violenze di genere, dall’altro far conoscere i possibili canali di supporto e aiuto attivabili nel caso in cui si diventi destinatario di comportamenti scorretti (cd “spia”) o vere e proprie vittime.

Temi di fondamentale importanza per il sistema camerale, impegnato a promuovere la certificazione della parità di genere a livello aziendale.

L’obiettivo è accompagnare e incoraggiare le imprese ad adottare politiche adeguate per ridurre il divario di genere e, in linea con quanto previsto dalla Strategia Nazionale per l’Uguaglianza di Genere, contribuire a raggiungere un aumento di 5 punti nella classifica di genere entro il 2026. indice elaborato dall’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE) che vede attualmente l’Italia al 13° posto nella classifica dei Paesi Ue.

La certificazione, da conseguirsi secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 attraverso organismi di valutazione accreditati, comprende sei aree strategiche di valutazione (cultura e strategia; governance; processi di gestione delle risorse umane (HR); opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; equità retributiva per genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro) ed è formalmente esclusa per quelle imprese che commettono violazioni della normativa sulla tutela della genitorialità o che presentano comportamenti discriminatori, diretti o indiretti, sotto diversi aspetti attività lavorativa.

È chiaro quindi che il conseguimento di tale certificazione da parte dell’azienda può fungere da volano per i diritti e la produttività aziendale se supportato da un punto di partenza che metta al centro la diffusione di una vera cultura della parità di genere, che comprenda la lotta contro ogni forma di discriminazione. ma anche di repressione di ogni forma di violenza.

In questo sta il senso dell’incontro e l’importanza del dialogo tra le istituzioni, per dare il necessario supporto, anche psicologico, alle donne, sensibilizzare e formare le donne stesse, così come tutti gli attori del mondo del lavoro ( comprese le aziende – datori di lavoro e colleghi).

A partire da questi comportamenti si può promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle donne nel mondo del lavoro e dell’impresa, qualificandone la presenza e realizzando una vera e concreta parità di genere nella società e nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria.

 
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