La politica lucana bloccata in attesa del ballottaggio nel comune di Potenza – Radio Senise Centrale – .

La politica lucana bloccata in attesa del ballottaggio nel comune di Potenza – Radio Senise Centrale – .
La politica lucana bloccata in attesa del ballottaggio nel comune di Potenza – Radio Senise Centrale – .

La politica in Basilicata è stranamente bloccata in attesa dei risultati del ballottaggio di Potenza. Era tutto previsto, con l’opposizione che ha fatto da “spettatore” in attesa del puzzle completo del centrodestra. Il presidente Bardi è stato chiaro nel validare gli eletti: aspettiamo le elezioni europee e poi ci sediamo per dare alla regione un nuovo governo regionale. Dichiarazioni che, però, non sono state rispettate, perché il presidente Bardi, come la passata legislatura, deve dare conto delle diatribe delle forze politiche che lo hanno eletto.

La mancata elezione di Marcello Pittella come eurodeputato ha complicato la situazione per il presidente. Accolta la richiesta dell’ex governatore di entrare in giunta (ipotesi che porterebbe Laino in Consiglio), resta da vedere se e come verrà soddisfatta la richiesta di guidare la sanità post deficit. Ma è soprattutto la partita con il Potenza a non far sentire a suo agio il presidente Bardi. Le fibrillazioni all’interno della Lega si fanno sentire da giorni. La fascia tricolore per l’ex assessore favorirebbe sicuramente il quadro. Ma è l’ipotesi di una possibile sconfitta a sconvolgere i piani. E questo perché dopo un accordo interno tra gli uomini di Salvini tutto dovrebbe essere rimesso in discussione. L’accordo prevederebbe infatti il ​​nome dell’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente, nel nuovo governo regionale. Un doveroso riconoscimento – almeno nelle intenzioni del partito – nei confronti di chi, pur essendo il candidato in pectore indicato anche dai vertici romani, ha accettato senza colpo ferire il passo indietro nell’interesse della coalizione. Una rinuncia, quindi, da “premiare”, anche con il benestare di Pasquale Pepe, il consigliere regionale più qualificato per sedere nel nuovo consiglio Bardi a livello leghista. L’ex senatore (non rieletto a settembre 2022 ma premiato nella sua Tolve) sarebbe il vero artefice dell’accordo su Guarente, uno dei motivi per cui Bardi ha rinviato anche la composizione del consiglio. Un accordo che – ovviamente – andrebbe in pezzi in caso di sconfitta di Fanelli.

 
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