L’Italia sorride, ma fino a che punto? Contro la Spagna serve qualcosa in più

L’Italia sorride, ma fino a che punto? Contro la Spagna serve qualcosa in più
L’Italia sorride, ma fino a che punto? Contro la Spagna serve qualcosa in più

Dopo il panico dei primi 30 secondi si può anche sorriderema non è stato comunque un sollievo perché già in pochi minuti è stato chiaro che l’Italia era nettamente superiore ad un’Albania un po’ deludente.

Sì perché come in tutte le altre partite dell’Europeo, è difficile capire quanto fosse brava la squadra che ha vintorispettando il pronostico, e fino ad oggi è regola, e quanto era carente colui che perdeva.

C’è da dire che l’Italia fu costretta a lottare più della Germania, della Spagna, della Svizzera, di tutte quelle che l’hanno preceduta. C’è anche da dire che, in realtà, iniziare come iniziò la Nazionale di Spalletti non appare nemmeno in un film dell’orrore. L’errore di Dimarco avrebbe potuto condizionare l’intera prestazione e, invece, i gol che hanno dato sollievo all’Italia sono arrivati ​​da due compagni di squadra di Dimarco, ovvero Barella e Bastoni.

La sottolineatura di alcune prestazioni indubbiamente importanti come Calafiori alla sua terza presenza in azzurro, come Pellegrini (degnissimo interprete della maglia numero 10) e anche Chiesa che hanno regalato qualche sprazzo come speravano tutti coloro che erano preoccupati per le ultime prove del giocatore che, in quanto a talento, potrebbe sempre dare qualcosa in più.

Anche l’Italia dovrà dare qualcosa in più contro la Spagna e, proprio per questo, gli Europei sono iniziati bene, ma dovranno proseguire al meglio.

 
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