Zona scelta pulita e recintata, i rossoneri fanno sul serio – .

Zona scelta pulita e recintata, i rossoneri fanno sul serio – .
Zona scelta pulita e recintata, i rossoneri fanno sul serio – .

Lo stadio sarà il primo costruito in Italia dal 2011. Sarà uno stadio in stile americano, con 70.000 posti, qualcosa che probabilmente dovresti possedere per sempre, che è il massimo dell’iconicità e dell’opportunità, come piattaforma. E costruiremo questo nuovo stadio”.. Parole e musica di Gerry Cardinale nell’ultima intervista rilasciata, oltre due mesi fa, a “The Deal”, podcast di Bloomberg. E l’allenatore del Milan sta facendo di tutto per mantenere la promessa nel più breve tempo possibile.

Adesso non ci sono più grossi dubbi: il Milanodopo anni di ritardi da parte dell’amministrazione Sala riguardo ad un nuovo stabilimento a Milano, costruirà la sua nuova sede in San Donato, comune al confine sud della capitale, dove sono già stati mossi i primi passi e continuano gli aggiornamenti. E nei giorni scorsi è arrivata la notizia della prima adesione all’accordo di programma voluto dal sindaco Squeri, da Fs Sistemi Urbani, l’azienda capofila del nodo ferroviario urbano.

Stadio Milano San Donato, ci sono passi concreti

E oltre che a parole, i primi effetti del progetto dello stadio del Milan a San Donato si vedono anche sul campo. I colleghi del quotidiano Il Foglio, infatti, hanno evidenziato come – dopo l’avvio dei lavori di pulizia dell’area e della recinzione per impedire l’accesso ai senzatetto – si vedono gradini giganteschi anche nella riqualificazione di quelle aree abbandonate che un tempo ospitava stazioni di servizio e fast food. Demolite le strutture negli ultimi anni, le aree sono state bonificate, ripulite e recintate.

Aree che erano di fatto discariche a cielo aperto, spesso ricettacolo di delinquenti e senzatetto che frequentavano il boschetto di Rogoredo. Passi concreti, anche perché le cose da fare sono ancora tante, visto che nella zona – attraversata proprio stamattina da chi scrive – ci sono ancora montagne di rifiuti e un evidente degrado. Situazioni che, onestamente, rendono decisamente più difficile comprendere le ragioni che hanno spinto il comitato “no stadio” ad opporsi (senza successo, visto che la proposta referendaria è stata respinta, ed) ad un progetto che non farà altro che riqualificare un’area arrivata in condizioni pietose.

Twitter: @Juan__DAv

Stadio San Donato di Milano
 
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