Esami di maturità, il 10-15% dei commissari sono professori in pensione – Maturità 2024 – .

Esami di maturità, il 10-15% dei commissari sono professori in pensione – Maturità 2024 – .
Esami di maturità, il 10-15% dei commissari sono professori in pensione – Maturità 2024 – .

Docenti in pensione in soccorso degli esami finali: il 10-15% dei commissari d’esame, infatti, sarà sorteggiato tra coloro che, essendo in pensione da non più di 3 anni, si sono candidati come commissari o presidenti di commissione. I numeri arrivano dall’Associazione nazionale presidi e dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio.

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Intanto domani è prevista la riunione plenaria delle commissioni in vista degli esami di stato che inizieranno mercoledì 19 giugno alle 8.30. Il presidente, dopo aver verificato la composizione delle commissioni e la presenza dei commissari, comunicherà all’ufficio scolastico regionale i nominativi dei componenti assenti.

Nel corso dell’incontro verranno individuati e definiti anche gli aspetti organizzativi delle attività previste nelle giornate d’esame, in particolare, la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe e, in base all’estrazione, l’ordine di chiamata dei candidati.

Come ogni anno c’è il timore di defezioni tra i commissari d’esame e nei giorni scorsi gli uffici scolastici regionali hanno aperto le iscrizioni per i supplenti che intendono far parte delle commissioni d’esame proprio per far fronte alle dimissioni che si attendono numerose anche quest’anno da parte dei commissari d’esame. professori di ruolo. Alcune USR, come quella del Lazio, hanno aperto anche l’iscrizione alle supplenze ai pensionati, come previsto dalla normativa nazionale.

«Ci ​​sono state diverse richieste tra gli insegnanti in pensione e quasi tutte serviranno per le supplenze, rappresentano circa il 10% del totale nella nostra regione», dice Paola Sabatini, dirigente dell’USR Lazio. Le principali contestazioni dei commissari designati riguardano l’assegnazione a scuole molto distanti tra loro all’interno dello stesso comune, senza riconoscimento di rimborsi per le trasferte, e gli stipendi rimasti invariati dal 2007, che vanno dai 1249 euro lordi dei presidenti ai 911 euro dei i commissari esterni, con maggiorazioni in base alle distanze da coprire. Per i commissari interni il compenso è di 399 euro lordi. Gli esami di Stato di quest’anno coinvolgeranno 526.317 studenti che saranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi. Il maggior numero di candidati proviene dalle scuole superiori, 266.057, seguiti da quelli degli istituti tecnici, 172.504; infine sono 87.756 gli studenti provenienti dagli istituti professionali. Si inizia mercoledì 19 giugno alle 8.30 con la prima prova, uguale per tutti, e si prosegue il giorno successivo, sempre alle 8.30 con prove diverse a seconda delle discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Il colloquio è previsto per il lunedì successivo; le commissioni ascolteranno un massimo di 5 candidati al giorno. Per alcuni studenti, però, l’inizio della prova orale verrà posticipato a causa dei ballottaggi, dato che i Comuni del ballottaggio torneranno alle urne domenica 23 e lunedì 24, fino alle 15. Compatibilmente con lo spoglio e la successiva pulizia delle aule, l’inizio delle prove orali, nelle scuole dove è situato il seggio elettorale, sarà dunque posticipato al martedì o al mercoledì della stessa settimana. Tra i capoluoghi di regione che andranno al ballottaggio ci sono Bari, Campobasso, Potenza, Firenze e Perugia. A questi si aggiungono tre capoluoghi di provincia, ovvero Caltanissetta, Pescara e Bergamo.

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