Ancora una volta con le lacrime! La società sta fallendo, i giovani talenti volano verso la finale scudetto – .

Ancora una volta con le lacrime! La società sta fallendo, i giovani talenti volano verso la finale scudetto – .
Ancora una volta con le lacrime! La società sta fallendo, i giovani talenti volano verso la finale scudetto – .

Un nome, Lorenzo. Un cognome, Galeotti. Una caratteristica, l’essere gigante. E un messaggio, semplice e inequivocabile: «Voglio lo scudetto». Avellino lo aprì e lo lesse, lo studiò e lo memorizzò. Ma probabilmente non del tutto compreso. Per quanto riguarda la RenateProbabilmente Cristiano sta già preparando delle lavagne spiegare al Napoli e compagni come fermarlo. Sembra che di professione faccia il difensore centrale, preferibilmente nella difesa a tre. Sembra un travestimento.

E nel frattempo cosa fa Ancona? Coccola il suo gioiello, gli sale volentieri sulle spalle e vola verso la finale scudetto. Sostituire il gol di De Michele era un’illusione per l’Avellino. Giocare a secondo tempo quasi perfettochiedere eccezione allo spettatore non pagante: Giorgio di nome, Talozzi cognome, portiere per professione. Facendoti vivere una serata indimenticabile per tutta l’Anconetanaal centro della bufera per la vicenda legata alla mancata iscrizione della prima squadra in Serie C. E in a Riviera delle Palme “chiusa” al pubblico solo parzialmente (e meno male…), Bilò se la gode Storica finale scudetto.

PORTE APERTE O CHIUSE?

«Clamorosa la semifinale scudetto! Giocheranno la partita della vita a porte chiuse». Prendi e cancella, dimentica. «Questo per quanto riguarda le porte chiuse…» sentiamo da fonte anonima. Cosa cambia rispetto al solito? Genitori, nonni, zii, amici e fidanzate si sono spostati dalla tribuna est a quella ovest. Praticamente niente. Ma è un’ottima notizia, nessuna discussione. La leggenda narra che qualcuno a Civitanova Marche sta gioendo. Qualche indizio? Due colori, nero e blu. È il segreto di Pulcinella…

E mentre De Michele (all’alba per Avellino) e Galeotti (al tramonto per l’Ancona) aprono e chiudono un primo tempo sostanzialmente equilibrato (1-1), anche la gradinata occidentale si divide la posta. L’ordine è lo stesso. Prima “Lupi, lupi, lupi», chiaramente a voce alta e chiaramente verde-bianco riva. Raddrizzando le antenne si sente anche qualcuno che ulula… Poi il più classico dei cori: «Ancone, Ancone, Ancone». Sempre a gridare, quasi a voler dare voce alla tifoseria biancorossa organizzata. Se i ragazzi di Bilò sono tra i quattro più forti d’Italia, parte del merito va anche a loro. Iconicola cornice è indimenticabile in trasferta contro il Benevento. Roba da Serie A…

Scatto della tribuna della Riviera delle Palme a San Benedetto del Tronto

CINQUANTA SECONDI

Sono necessari ulteriori studi Lorenzo Galeotti, il gigante. Sul braccio sinistro la fascia da capitano, due piedi più in basso come Dio comanda. Gigante sempre e per sempre, un po’ nel primo tempo (potente break per il pareggio) e poco, a dire il vero moltissimo, nella seconda metà. Nel giro di circa cinquanta secondi provoca il caos. Prima colpisce un palo sensazionale (36′), poi si ricorda di essere straordinario e niente, fa lo straordinario (37′). Corner di Schiavoni è quasi perfetto, così come il mancino (ma che parata ha fatto Pezzella?) in una via di mezzo tra le due conclusioni di Galeotti.

E il punto di svolta. Decisamente atteso, altrettanto certamente tardivo. Nel frattempo Talozzi non rischia nulla, Bilo ottiene praticamente tutte le modifiche giuste e Guide quasi lo chiude. Dettagli, col senno di poi. Dettagli perché la parte biancorossa della tribuna ovest, poco dopo il fischio finale di Papagno, fa partire un coro che vale più di ogni altra cosa: «Andremo in finale». L’evento è da non perdere: San Benedetto del Tronto, martedì 18 giugno e contro Renate.

IL FORMATO (in aggiornamento)

ANCONA-AVELLINO 2-1
GOL (0-1, 2-1): 30′ De Michele (Av), 46′ Galeotti (An), 37′ st Galeotti (An).
ANCONA (3-4-2-1): Talozzi, Parioli (21′ st Cilla), Carlini, Schiavoni, Galeotti, Bassi (1′ st Tranquilli), Magini, Latini (21′ st Montagna), Garavalli (31′ st Guideri), Abagnale, Pepa (44′ st Maraschio). Disponibili Ruzzi, Pierangeli, Fazzano, Altieri. Allegato Bilò.
AVELLINO (4-3-3): Pezzella, Urciuoli, Mancini, Amiranda (38′ st Napolitano), Catalano, Giunto, Chipak (1′ st Garofalo), Dini (23′ st Bianco), D’Onofrio (23′ st Coppola), Baldari (36′ st Manzo), De Michele (1′ st Lanzone). Disponibili Marini, Cecere, Paraggio. Tutto. Mulino.
ARBITRO: Papagno di Roma.
ASSISTENTI: Bianchi di Roma 1 e Agostino di Roma 1.
QUARTO UOMO: Petraglione di Termoli.
AVVERTITO: Magini (An), Lanzone (Av).

 
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