Grillo punta alle origini, ipotesi di compromesso con Conte – Notizie – .

Opposizione dura in Parlamento e nelle strade, dialogo con le altre forze progressiste ma “tra pari” e senza dettature del Pd, impegno diretto sui territori. Sono queste le linee guida che Giuseppe Conte avrebbe individuato per rilanciare il M5s in attesa dell’assemblea costituente di settembre in cui si discuterà di linea politica, alleanze e limite dei due mandati.

Per saperne di più Grillo-punta-alle-origini-ipotesi-di-com Agenzia ANSA Piazza e programma, il leader dem chiama il centrosinistra – Notizie – Ansa.it Elly Schlein riprende il comando. Sì da Avs e +Eu, Calenda rallenta ma non chiude. Conte sarà sul palco (ANSA)

Quest’ultima questione è ancora tutta da risolvere, anche perché Beppe Grillo per ora resta fermamente contrario alle eccezioni. Il Garante, che non dice una parola in pubblico dalle elezioni europee, durante la sua permanenza a Roma avrebbe invece discusso con i suoi interlocutori della necessità di ripartire dalla democrazia partecipativa e dal ruolo dei Comuni. Invocato da tanti, potrebbe farsi sentire con un post nei prossimi giorni. Anni fa lo stesso Grillo definì il M5s una forza politica “biodegradabile”.

E l’aggettivo è tornato attuale dopo l’ultima sconfitta elettorale che ha costretto la classe dirigente e la base a chiedersi se e come andare avanti. Conte, dopo aver preso la guida di un movimento in caduta libera, all’indomani della doccia fredda arrivata dalle urne, ha schierato tre mosse: si è detto pronto a schierarsi; blindato dagli eletti, lancia l’assemblea costituente autunnale; ha incontrato il garante. Ma le questioni chiave – mandati, leadership e alleanze – devono ancora essere affrontate. Se il termometro degli umori tra i 5 segnala una prevalente insofferenza per il limite dei due mandati, la posizione di Grillo è perentoria: la regola d’oro del Movimento va mantenuta.

Sicuramente il primo faccia a faccia tra lui e Conte non è stato decisivo, ma secondo alcune indiscrezioni – non confermate da Campo Marzio – alla fine si potrebbe arrivare a un compromesso, contando in modo diverso le esperienze parlamentari e locali per cedere, ad esempio. , a chi è stato due volte parlamentare per candidarsi a sindaco. Un’altra leva potrebbe essere un maggiore coinvolgimento nella sfera decisionale del partito, con ruoli da definire, i ‘big’ che hanno già ricoperto ruoli di rappresentanza politica due volte: da Roberto Fico a Virginia Raggi. L’ex sindaco di Roma, da sempre forte dei buoni rapporti con Grillo, potrebbe tornare alla ribalta e c’è addirittura chi la individua come possibile nuova leader del Movimento. C’è da dire che non è la prima volta che il partito cinque stelle si mette in gioco per risollevare le sorti del Movimento ma la Raggi, dopo il fallito bis nella Capitale, è stata bloccata proprio dal limite dei due mandati. Nessuno si apre sui contenuti dell’incontro tra lei e Grillo: “È stata una bella colazione”, l’unico riscontro. Capitolo a parte, alleanze. Conte non si è affrettato a rispondere alla segretaria del Pd, Elly Schlein, che gli ha teso la mano proponendo un programma unitario per l’opposizione. Lo hanno fatto Avs e Più Europa e lo ha fatto anche Carlo Calenda. Invece il leader del M5s (che già si era detto disponibile ad intensificare il dialogo con le forze progressiste) non si è finora espresso: martedì sarà insieme al resto dell’opposizione in piazza SS Apostoli. Dalla sede del Movimento, inoltre, non si esclude che nei prossimi giorni possa avviare qualche iniziativa elettorale in vista dei ballottaggi, in particolare nella “sua” Puglia

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