Aggredito perché gay, Foggia scende in piazza per dire basta. “Troppo frocio? Non hai ancora visto niente” – .

Aggredito perché gay, Foggia scende in piazza per dire basta. “Troppo frocio? Non hai ancora visto niente” – .
Aggredito perché gay, Foggia scende in piazza per dire basta. “Troppo frocio? Non hai ancora visto niente” – .

Un sedersi per respingere il clima di paura e odio. Un successo di partecipazione l’evento organizzato da Arcigay e Agedo in Piazza Mercato dopo atti di violenza contro Alessandro, foggiano, importante parrucchiere di Milano e figlio dell’ex presidente di Agedo Maria Rosaria Di Spirito.

“Alessandro era qui per il compleanno della mamma e ora è tornato a Milano. Oggi siamo qui non solo come comunità queer ma come intera comunità. Questa piazza è attraversata da molteplici identità e gruppi. Le persone che lo hanno aggredito hanno avuto la sfortuna di incontrarlo perché lui le ha denunciate, ma non tutti sono Alessandro”, ha esordito Alice Rizzi dell’Arcigay.
Alessandro, che molti conoscono con il nome di Pepita, è un’attivista ben nota nella comunità. È una figura brillante, è stata tra i protagonisti del Pride dello scorso anno. In piazza Mercato si è collegata e ha ringraziato “tutti perché il singolo atto di violenza è stato collettivizzato. Sogno un Foggia dove una ragazzina di 14 anni esce ed è al sicuro”.

Molti gli interventi fatti davanti a tutta l’amministrazione e al sindaco Maria Aida Episcopo. La rappresentante di un collettivo femminista di San Giovanni Rotondo è stata chiara contro l’esodo che caratterizza i ragazzi e le ragazze LGBTQ+. “Attaccano e lo fanno per dimostrare che esistono orientamenti sessuali di prima e di seconda classe. La matrice fascista delle delegittimazioni che viviamo è evidente. Non accettiamo nessun compromesso rivendicando l’orgoglio, diamoci il permesso di restare rivendicando spazi sicuri”.
“È successo di nuovo, questa piazza si è macchiata di odio e di violenza. La stanchezza non è un nostro diritto, solo chi è al sicuro può permettersi di essere stanco. Non siamo più 10 contro uno. Se questa terra non ci ama, noi la ameremo ancora di più. Decostruito, esagerato e colorato. A chi sostiene che ci sia troppa froce in giro diciamo: non avete ancora visto niente”.

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