Studenti del Bahrein alla Lyria Academy con il titolare Riccardo Bruni e (quinta da sinistra) Cristina Catani, direttore finanziario e amministrativo dell’azienda
Dal Bahrain a Prato per imparare l’arte tessile. Lyria, azienda pratese specializzata nella produzione di tessuti per abbigliamento e arredamento, è l’azienda che ha avuto il piacere e l’onore di essere scelta dal Regno del Bahrein e dal Regno dell’Arabia Saudita come interlocutore per la formazione tessile dei i loro giovani. L’azienda pratese ha quindi ospitato giovani provenienti da quei Paesi nella sua Academy interna. Un gruppo di studentesse del Bahrein ha già partecipato ad una settimana di formazione a Prato, mentre a fine luglio sarà la volta di una delegazione della Saudi Fashion Commission.
Lyria prende il nome da una rara conchiglia dall’elegante spirale, che simboleggia la libertà dell’oceano. Il fondatore, Riccardo Bruni, è un “textile designer” e fonde tradizione e sperimentazione per creare materiali particolari e unici. Si ispira, tra le altre cose, all’estetica wabi-sabi, la filosofia giapponese che vede la bellezza nell’imperfezione. Wabi-sabi è infatti l’apprezzamento della caducità del mondo naturale e l’attrazione malinconica per l’impermanenza delle cose. Forte di questa impronta filosofica, Lyria collabora con i più importanti stilisti e case di moda in Europa, Stati Uniti e Asia. E da oggi insegna la sua arte a ragazzi e ragazze provenienti da un’altra parte del mondo. (redgs)
