Tari, il colpo è servito: +16% – .

Tari, il colpo è servito: +16% – .
Tari, il colpo è servito: +16% – .

LADISPOLI – Il colpo (inaspettato) è stato servito. E non è un bel regalo per i cittadini che si ritroveranno con una Tari maggiorata del 16% in bolletta. Il Comune deve sborsare oltre 1 milione e 200mila euro «per revisioni Istat e altri aumenti», è la spiegazione fornita dalla maggioranza. Un aumento non gradito dall’opposizione che è uscita dall’aula in modo vistoso anche con i consiglieri comunali Ferdinando Cervo, Amelia Mollica Graziano, Alessio Pascucci, Roberto Garau e Daniela Ciarlantini. E ore dopo hanno preparato comunicati roventi, a cominciare da Ladispoli Attiva. «Questo aumento – firmano gli assessori Fabio Paparella e Gianfranco Marcucci – si inserisce in un contesto di crescente insoddisfazione nei confronti del servizio di raccolta rifiuti, che molti cittadini giudicano inefficiente e pieno di problemi. Un servizio che sta peggiorando. La città non è mai stata così sporca e degradata». Torna in gioco anche la questione dei bonus mai arrivati ​​per i cittadini virtuosi che hanno differenziato meglio. «L’amministrazione aveva annunciato l’avvio della Tarip, ovvero della tariffa puntuale – aggiungono – ma questa non è mai realmente partita. Non è stata trovata alcuna soluzione per incentivare i cittadini che vivono in condomini a differenziare, escludendoli di fatto dai bonus e creando un’evidente disparità di trattamento tra i residenti». Polemiche a bizzeffe. «Negli ultimi anni – sostiene il Circolo Sinistra Italiana

Litorale Nord “Mahsa Amini” – eravamo abituati agli sconti per i cittadini, con i soliti proclami social, del 2,5%, del 4 fino a un totale dell’11,5. In realtà molti cittadini, di questi sconti in bolletta non se ne sono mai accorti. La speculazione di aumenti ingiustificati dilaga in ogni settore”. Critiche per la poca trasparenza. “Non potevamo aspettarci nulla di buono da questa amministrazione – aggiunge il Csi -, la scarsa informazione al cittadino in merito al corretto smaltimento dei rifiuti va di pari passo con la scarsa pulizia della città e di cui, secondo il sindaco, dovremmo accontentarci. Con la privatizzazione del verde pubblico non avremmo dovuto risparmiare? Come mai allora paghiamo la manutenzione straordinaria ad altre aziende che non sono Tekneko?”. L’assessore a Igiene e Ambiente prova a calmare gli animi. “Gli appalti vanno aggiornati per legge – spiega Marco Pierini – ma forse questi aspetti, compresa la revisione Istat, sfuggono alle opposizioni. Nel nuovo piano finanziario non c’è un solo euro in più di spese legate al servizio o alle iniziative intraprese, anzi siamo riusciti a risparmiare 300mila euro. Purtroppo questo non ci ha impedito di aumentare il costo per l’inflazione, per le tariffe modificate retroattivamente dalla Regione e per gli appalti legati alle piattaforme di conferimento che riguardano i rifiuti secchi e umidi”. Pierini elenca le spese in più. “Non volute da noi – ribadisce – ma per il deficit di 416mila euro nel 2023, per 688mila euro quest’anno e poi c’è il debito fuori bilancio di 263mila euro da considerare, sempre per gli aggiornamenti della Regione per il conferimento”.

©TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Trenitalia, modifiche al programma di circolazione lungo la linea storica Napoli-Salerno – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .