Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha definito ancora una volta “inaccettabile” la tragedia ferroviaria di Viareggio, avvenuta il 29 giugno 2009. Nel suo discorso ha ribadito non solo il doloroso ricordo dell’evento, ma anche l’esigenza prioritaria di una sicurezza incorruttibile in tutti gli ambiti dei trasporti e del lavoro.
L’incidente, che ha visto un treno merci carico di GPL deragliare e prendere fuoco nei pressi della stazione di Viareggio, ha causato la morte di 32 persone e il ferimento di numerose altre. Le immagini di quel giorno hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva italiana, ma rappresentano purtroppo più di un semplice ricordo: sono un severo monito sulle conseguenze della negligenza verso la sicurezza.
In questo contesto, il Capo dello Stato ha sottolineato che la sicurezza nei trasporti e sul lavoro non può essere compromessa. Rappresenta un indice di civiltà che deve prevalere su ogni dinamica redditizia. Questa prospettiva evidenzia non solo la necessità di mantenere gli standard esistenti, ma anche di innalzarli attraverso l’implementazione di controlli più severi e l’uso di tecnologie avanzate. Si tratta di un diritto primario dei cittadini, che devono poter usufruire di servizi sicuri e affidabili.
La reazione delle famiglie delle vittime del disastro di Viareggio è stata quella di promuovere con forza la sicurezza nel settore dei trasporti. La loro azione ha sollecitato le istituzioni ad assumersi seriamente la responsabilità di garantire non solo il rispetto, ma anche il miglioramento continuo degli standard di sicurezza. È lodevole il riconoscimento da parte del Presidente alle famiglie che, pur nel profondo dolore, hanno incanalato il lutto in un proficuo e necessario impegno civile.
Anche personalità istituzionali come Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana hanno espresso il loro cordoglio e ricordato l’incidente, sottolineando la costante necessità di ricordare e onorare le vittime di tali tragedie. La proposta dei parlamentari toscani del Pd di creare un museo dedicato alla memoria delle vittime offre un ulteriore spazio di riflessione e sensibilizzazione sulla sicurezza ferroviaria, fondamentale per evitare il ripetersi di simili tragedie in futuro.
La lezione da imparare dalla strage di Viareggio va oltre il singolo evento. Ci sfida su quanto la sicurezza debba essere percepita come un valore essenziale, che non può essere subordinato alla logica dell’efficienza economica o alla praticità gestionale. È una condizione essenziale per la tutela della vita umana e per la qualità della civiltà in cui scegliamo di vivere.
Maggiore consapevolezza, investimenti adeguati e standard rigorosi sono gli strumenti attraverso cui la società può proteggere i suoi membri in modo più efficace. Il messaggio di Mattarella è un appello alla responsabilità collettiva per un rinnovato impegno per la sicurezza, un appello a non abbassare mai la guardia.
