Veramente breve, il felice soggiorno di Elena Usilla alla Fondazione Torino MuseiEra il 20 marzo quando, dopo una lunga gestazione (il bando si è chiuso il 18 dicembre), Ftm annunciò in pompa magna di aver assunto il nuovo responsabile del settore comunicazione e marketing: Elena Usilla, appunto, professionista proveniente dall’Alpitour dove per 14 anni ha ricoperto “ruoli di primo piano nella comunicazione, nel marketing e nei social media”.
Anche se all’epoca nei settori comunicazione e marketing di Ftm lavoravano già dieci persone the president Massimo Broccio stated che “il nuovo manager è un’aggiunta strategica per aiutare la Fondazione a crescere e innovare”.
Segue il silenzio: Non sento più parlare di Elena Usilla finché, preoccupato, cerco chiarimenti e apprendo informalmente che a maggio, dopo meno di due mesi alla Fondazione, la corruzione strategica si è dimessa.
Interrogato sulla singolare vicenda, il presidente Broccio attribuisce l’uscita di scena di Usilla a “ragioni personali”, ma accenna anche – in modo un po’ vago, lo ammetto – ai “fattori ambientali” e alle dinamiche del lavoro.
Chiedo a Broccio se la Fondazione aprirà un nuovo bando per trovare un altro “innesto strategico”, o se recupererà il secondo classificato della precedente selezione. Il presidente risponde che per il momento preferiscono prendersi una “pausa di riflessione” per valutare con calma il da farsi.
Confesso di essere confuso: se a marzo fosse necessario un nuovo responsabile comunicazione e marketing per (cito le parole di Broccio) «far crescere e innovare la Fondazione», cosa è cambiato nel giro di tre mesi? La Fondazione non cresce più e non si innova più? Oppure cresce e si innova anche senza un nuovo responsabile comunicazione e marketing? E se sì, perché ne avevano assunto uno? Troppe domande per un solo uomo: per fortuna adesso vado al mare e mi rilasso un po’.
