Livorno, sbarcato l’Emergency Life Support con 47 migranti salvati in mare – .

La nave è arrivata questa mattina, domenica 30 giugno, al porto di Livorno Supporto vitale della ONG italiana Emergenza con a bordo 47 persone salvato nel Mediterraneo centrale. L’operazione di soccorso, conclusasi il 26 giugno alle ore 15.30, si è svolta in acque internazionali nella zona SAR libica. I 47 naufraghi, di cui 39 uomini, 3 donne e 5 minori non accompagnatierano in una situazione critica: stipati su un gommone di 6 metri, senza giubbotti di salvataggio.

Una volta concluso l’intervento, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano (MRCC) ha assegnato Livorno al Life Support come porto di sbarco. «Nella nostra clinica abbiamo avuto diversi pazienti con ustioni chimiche causate dalla miscela di carburante e acqua salata, che curiamo quotidianamente – ha detto Floriana Patì, infermiere a bordo della Life Support – Abbiamo registrato patologie croniche mai curate, come problemi agli occhi. Alcuni dei naufraghi mostrano segni di disagio psicologico derivanti dal viaggio e dalla prolungata permanenza in Libia, che necessiteranno di attenzione una volta arrivati ​​in Italia. Continueremo comunque a effettuare controlli medici ogni giorno fino al nostro arrivo in porto”.

I naufraghi, originari di Nigeria, Etiopia, Ghana, Libia, Eritrea, Bangladesh, Sud Sudan e Sudanfuggivano da conflitti armati e gravi violazioni dei diritti umani. Tra loro un ragazzo di 22 anni dal Sud Sudan: «Nel 2011 sono partito per sfuggire ai conflitti nel mio Paese. Con la mia famiglia siamo andati prima in un campo profughi in Kenya, poi in uno in Uganda e infine nel 2017 siamo andati in Sudan, a Khartoum. Sono stati anni molto difficili, senza stabilità, senza sicurezze, mi sono sempre sentito estraneo alla situazione che mi circondava. A Khartoum vivevamo nel campo di Mayo, dove ricordo che Emergency aveva un ospedale pediatrico. Per fortuna non sono mai dovuto andarci, ma ho degli amici che sono stati portati lì per farsi curare. Nel 2020 ho deciso di andare in Libia per provare a raggiungere l’Europa, non vedevo possibilità per me a Khartoum”.

Poi racconta gli anni in Libia: «Il momento più duro è stato quando sono stato in prigione per 5 mesi e mi sono anche ammalato, per settimane non sono riuscito a stare in piedi, pensavo di morire. Spero che in Europa io e tutte le persone che sono state salvate insieme a me saremo trattati con rispetto, che avremo la possibilità di creare una nuova vita lontano dai conflitti e dalle ingiustizie».

Questo è il 31° salvataggio svolte da Life Support in 20 diverse missioni. La nave di ricerca e soccorso Emergency è attiva da dicembre 2022 nel Mediterraneo centrale ha salvato un totale di 1.678 personeLa nave giunta questa mattina è attraccata a Calata Carrara, banchina 75, di fronte alla stazione marittima dove è stato allestito al primo piano il servizio di prima accoglienza della protezione civile, con i medici che effettueranno i controlli sanitari e la polizia dell’immigrazione che effettuerà la successiva identificazione. Dopo le visite e l’identificazione, i migranti saranno trasferiti nei centri di accoglienza del Piemonte.

 
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