«Ma manca il personale» – .

«Ma manca il personale» – .
«Ma manca il personale» – .

La fine di giugno per tracciare un primo bilancio dell’ turismo Pugliese. Tra le aspettative per il proseguimento dellaproprietà Il 2024 e la paura delle questioni irrisolte, prima fra tutte la mancanza di personale che continua a preoccupare le imprese turistiche del tacco d’Italia.

Le opinioni

«Giugno ha mantenuto le premesse e anche i livelli dello scorso anno – le riflessioni di Fabrizio Santorsolaimprenditore balneare e presidente della Fiba Confesercenti Puglia – anche considerando che il G7 ha in qualche modo falsato i dati, con molte strutture che hanno aperto e che non potevano essere raggiunte dai turisti a causa delle stringenti misure di sicurezza». Il numero uno per Puglia della Federazione Italiana Balneari, in merito a quelli che saranno i prossimi mesi, rimarca: «Siamo di fronte a cambiamenti climatici che rendono il trimestre giugno-agosto un periodo sempre più caldo che allontana i turisti del Nord Italia e del Nord Europa che si concentrano sempre più nei mesi di aprile, maggio e settembre. Un trend che dovremmo essere bravi a ottimizzare – aggiunge – puntando finalmente a una vera e programmata destagionalizzazione che dia anche nuove certezze al personale». Rispetto alla difficoltà di reperire lavoratoriCi tiene a precisare Fabrizio Santorsola: «Le maggiori criticità riguardano le nuove strutture e quelle che hanno iniziato a crescere, le aziende più radicate sul territorio hanno uno zoccolo duro di dipendenti che mantengono di anno in anno. Mancano sempre più persone che si occupino di attività meno specializzate e che si formino nel tempo, ma si sta sviluppando un fenomeno particolare attorno alle figure più specifiche. Sono sempre di più – conclude Santorsola – cuocoi maitre che provengono da diversi paesi europei e portano con sé esperienze e competenze straordinarie.”

Interessante anche l’intervento di Vincenzo Portacciotitolare con la famiglia del Lido Pizzo di Gallipoli e delegato nel Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce. «Quello che si registra è stato un mese buono in termini di presenze, disomogeneo a seconda delle zone e complicato per le problematiche che restano attive. Si pensi alla mancanza di parcheggi, situazione non ancora risolta, e alle incertezze legate alle concessioni balneari. Se da un lato gli stabilimenti balneari devono fare i conti con una situazione di cui non conoscono l’esito – prosegue – dall’altro capita sempre più spesso che, non avendo capito la questione, ci siano bagnanti che rivendicano diritti inesistenti nelle nostre strutture». L’ottimismo filtra dalle parole di Portaccio in merito alle previsioni per luglio e agosto: «Le prenotazioni, che sono l’unico indice davvero credibile, sottolineano un buon andamento per il resto della stagione estiva, ma è chiaro che essere legati a problematiche complesse non lascia per nulla tranquilli. Strumentali anche le polemiche – sottolinea l’imprenditore salentino – sull’aumento dei prezzi. Premesso che l’aumento dei costi è inevitabile, come si può condannare un imprenditore che non ha certezze sul futuro e cerca quindi di massimizzare i profitti?”. Un’altra questione aperta anche per Vincenzo Portaccio è quella relativa alla mancanza di personale. “Rispetto all’anno scorso non c’è più l’emergenza bagnini, manca personale specializzato e non perché non accettino stipendi.”
Le considerazioni finali sono quelle di Giancarlo è arrivatopresidente Assohotel Confesercenti Puglia. «A parte un turismo che nel mese di giugno parla sempre più di estero a discapito del villeggiante italiano, è chiaro che questa prima parte dell’estate 2024 presenta situazioni diverse. È chiaro che il G7 ha fatto crescere in modo consistente i numeri nelle strutture della Valle d’Itria, ottima anche la performance della provincia di Brindisi e, sempre legata all’evento mondiale delle scorse settimane, ottimi risultati per Bari e la Bat. Gli alberghi di Lecce hanno lavorato in modo importante – aggiunge – e più di quelli costieri, mentre il Gargano come località turistica italiana paga anno dopo anno un dazio più pesante». De Venuto è convinto che i mesi di luglio e agosto vedranno numeri importanti, con una presenza straniera sempre maggiore, ma non si nasconde sui problemi che affliggono il settore alberghiero: «Il problema legato alla mancanza di personale è molto grave, in particolare nelle strutture stagionali. Anche noi operatori abbiamo la colpa di non riuscire a creare appeal attorno alla nostra professione. Ci sono carenze a tutti i livelli – sottolinea Giancarlo De Venuto – anche le figure più professionalizzate cominciano a mancare, mancano receptionist, direttori d’albergo e la situazione non potrà che peggiorare”. Il presidente di Assohotel Confesercenti Puglia alimenta la sua riflessione: «Manca sostanzialmente il raccordo con le istituzioni politiche del territorio. Il turismo ha bisogno dell’offerta di servizi, a partire dai trasporti, che devono crescere grazie alla visione e alla programmazione della politica».
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