Anche l’Ancona rischia la Serie D. La dichiarazione del proprietario – .

Anche l’Ancona rischia la Serie D. La dichiarazione del proprietario – .
Anche l’Ancona rischia la Serie D. La dichiarazione del proprietario – .

foto dell’ANSA

(ANSA) – ANCONA, 29 GIU – Francesco Agnello, titolare dell’Unione Sportiva Ancona, tramite la società ‘The Dream’ Srl di cui ha acquisito le quote, da lui rappresentata in qualità di amministratore unico e legale, “conferma – con un comunicato – la propria volontà di mantenere obiettivi comuni e popolari, nel rispetto delle aspettative dei tifosi” ed esprime, “stima nei confronti di tutti gli imprenditori che stanno seguendo con attenzione la vicenda e attendono la conclusione di questo confronto tra Comune e Sindaco”. In tal senso, Agnello lamenta che “nonostante i numerosi tentativi di incontro con la città e il Comune, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Questa mancanza di risposta desta seria preoccupazione in merito all’iscrizione in Serie D, obiettivo comune di successo sia per noi che per l’amministrazione comunale”. Agnello annuncia che “attraverso contatti comuni, ha cercato di sensibilizzare il mondo imprenditoriale locale e attende risposte. Alcune attività commerciali locali hanno già manifestato la loro adesione al futuro dell’US Ancona e saranno rese note nella conferenza stampa successiva all’iscrizione”. Nella nota, il titolare dell’Unione Sportiva Ancona pone anche alcune domande all’amministrazione di Ancona. In particolare chiede “Quale crisi aziendale è stata dichiarata alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) dal Comune per ottenere l’applicazione dell’art. 52 delle Noif?; quale crisi aziendale e con quali specifici contenuti è stata dichiarata la Figc?” E chiede ancora se il “Comune è a conoscenza che l’art. 52 delle NOIF è stato recepito dalla FIGC sulla base della dichiarazione presentata dal Comune e dal Sindaco Silvetti?”.

Al riguardo, sottolinea che la circostanza “pone interrogativi e apre dubbi sulla regolarità della gara pubblica”. Si chiede infatti: “Come è stato possibile aprire una gara pubblica, dopo che Comune e Sindaco sono stati informati, prima tramite comunicato stampa e poi tramite posta certificata, della cessione delle azioni della US Ancona da Tiong ad Agnello?” e, ancora, “Quali sono state le comunicazioni con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina?”. Agnello ritiene “difficile che il presidente Gravina possa esporsi, visto il suo ruolo imparziale, dimostrato in numerose occasioni. Quindi – sottolinea – aspettiamo risposte dal sindaco, non dal presidente Gravina”. Si chiede infine “In caso di conclusione della gara, chi garantirà i fornitori e i creditori, considerato che la scadenza della matricola dell’Us Ancona non consentirebbe il recupero dei crediti?” e per questo chiede al Sindaco di “dare priorità alla tutela dei lavoratori e della popolazione”. In calce, il nuovo proprietario dell’Us Ancona lamenta che “i media locali continuano a pubblicare articoli che screditano ingiustamente la nostra posizione, colpendo involontariamente anche chi crede nel cambiamento del regime dell’Us Ancona”. (ANSA).

 
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