Nei pressi dell’Abbazia di Rosazzo viene prodotto uno dei migliori vini bianchi del Friuli Venezia Giulia – .

Nei pressi dell’Abbazia di Rosazzo viene prodotto uno dei migliori vini bianchi del Friuli Venezia Giulia – .
Nei pressi dell’Abbazia di Rosazzo viene prodotto uno dei migliori vini bianchi del Friuli Venezia Giulia – .

Quando nel 1068 i monaci agostiniani decisero di insediarsi sul colle di Santa Caterina e iniziarono la costruzione dell’Abbazia di Rosazzo (vicino a Udine), erano ben consapevoli che la zona in cui si stavano insediando aveva ottime potenzialità agricole. Quel luogo, passato poi nelle mani dei Benedettini e poi dei Domenicani, avrà un ruolo importante per i secoli a venire, sia dal punto di vista religioso che vitivinicolo: questo percorso troverà il suo compimento in 2011 quando, dalla sottozona del DOC Colli Orientali del Friuli, Rosazzo diventa DOCGcon alcuni dei best wines from Friuli Venezia Giulia.

Rosazzo. Il territorio

Quando parliamo di Doc Rosazzo ci riferiamo ad una piccola denominazione che ricade nel territorio collinare che si sviluppa tra i comuni di Manzano e San Giovanni al Natisonea cui si aggiunge una piccola porzione del comune di Corno di Rosazzo. La zona è caratterizzata da una caratteristica conformazione del terreno che localmente viene chiamata ponca. È formato da marne e arenarie che conferiscono al terreno una consistenza particolare: sono rocce molto friabili, che si sbriciolano facilmente, anche con l’azione degli agenti atmosferici. La mancanza di compattezza fa sì che l’acqua eroda molto facilmente la superficie del terreno; ecco perché il territorio della DOCG Rosazzo è stato fortemente modellato dall’azione dell’uomo per consentire una viticoltura capace di mantenere la stabilità del suolo: non è raro, nella zona, imbattersi in terrazzamenti o giropoggi.

La denominazione Rosazzo ed i vini prodotti

La denominazione Colli Orientali del Friuli (che ora ha cambiato nome in Friuli Colli Orientali) è stata creata nel 1970: in quell’anno, Rosazzo figurava nel disciplinare come sottozona. Date le peculiarità storiche e geopedologiche della zona, nel 2011 si è deciso di staccarla dalla denominazione per creare la DOCG. Il Rosazzo è un vino bianco secco che prevede l’utilizzo di diversi vitigni: il protagonista è senza dubbio il tocai friulano che deve essere presente almeno al 50%; sauvignon, pinot bianco e/o chardonnay può essere presente in percentuali che vanno dal 20 al 30%. Con il bolla gialla non puoi andare oltre il 10%.

I migliori vini Rosazzo Docg

Il risultato dà vita a vini che brillano per la loro mineralità espressiva e per la sapidità di fondo, come si può vedere nella lista che vi proponiamo, dove troverete il miglior Rosazzo Docg valutato nella guida Gambero Rosso 2024 Wines of Italy con io Tre bicchieri, due bicchieri rossi e Due bicchieri.

I l Terre Alte di Rosazzo ’20prodotto per la prima volta nel 1981, è un monumento dell’enologia regionale. Prodotto con Tocai Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon, ha mantenuto il suo ruolo di protagonista nell’offerta aziendale e di ambasciatore nel mondo delle potenzialità del territorio. Si riconquista meritatamente il nostro Tre Bicchieri, seguito a ruota Rosazzo Abbazia di Rosazzo ’19.

Livio Felluga negli anni ’50 fonda l’omonima azienda a Brazzano di Cormòns. Nella sua lunga vita è sempre stato un punto di riferimento per tutti e oggi l’azienda, gestita dai quattro figli, vanta un’importante estensione collinare nel Collio e nella denominazione Friuli Colli Orientali, arricchita con l’acquisizione dei vigneti e della cantina dell’Abbazia di Rosazzo, scrigno della cultura enologica friulana. Quelle colline che lo stesso Livio ha riportato sulle sue etichette, la famosa mappa geografica che campeggia sugli scaffali di ristoranti ed enoteche di tutto il mondo.

I l Rosazzo ’19 from Ronchi Di Manzano è uno dei vini presentati da questa splendida azienda gestita interamente al femminile da Roberta Borghese e dalle sue giovani figlie Lisa e Nicole. I Ronchi di Manzano sono ricchi di storia; furono scelti nei secoli passati dai Conti di Trento per produrre vini per i nobili dell’Impero Austro-Ungarico. Nel 1984 la famiglia Borghese acquistò la proprietà affidandola all’allora giovanissima Roberta che seppe portarla subito alla ribalta. La maggior parte dei vigneti circondano l’azienda, mentre altri si estendono sulle colline di Rosazzo.

I l Rosazzo Bianco Nojâr ’20giunto lo scorso anno alle selezioni finali, è composto da uve selezionate di Tocai Friulano, Sauvignon, Chardonnay e Ribolla Gialla, offre al naso eleganti sfumature fruttate di mela Annurca e albicocca, accompagnate da note di caramella mou e vaniglia, mentre in bocca è avvolgente e ricco di sapidità.

La compagnia di Giorgio Coluttaun tempo meglio conosciuta come Bandut, ha sede a Manzano e i vigneti si estendono all’estremo sud dell’anfiteatro naturale formato dai dolci pendii della denominazione Friuli Colli Orientali. Sia in vigna che in cantina, tutte le operazioni sono svolte secondo i principi di compatibilità ambientale e sostenibilità. Particolare attenzione è rivolta ai vitigni autoctoni, soprattutto quelli riscoperti e rivalorizzati, per i quali sono stati individuati alcuni cru che costituiscono il fiore all’occhiello dell’attività aziendale.

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