“Spettacolo imbarazzante, così ci giochiamo il futuro”

“Spettacolo imbarazzante, così ci giochiamo il futuro”
“Spettacolo imbarazzante, così ci giochiamo il futuro”

Francesco Casoli, patron di Elica: ancora una volta le Marche hanno dimostrato la loro passione per la scissione dell’atomo. Prima della riconferma di Sabatini alla guida della Camera di Commercio, si rischiava il commissariamento: commenti?

«Mi sento di dire che vogliamo applicare a tutto questo nome plurale che porta la nostra regione. Evidentemente certe organizzazioni non hanno ancora capito che solo l’unione fa la forza”.

Perché è così difficile per noi riassumere? Cosa ne pensi?

«Nelle Marche manca una leadership forte che metta insieme i vari tasselli. Pensiamo ai Merloni e ai dirigenti di altissimo livello che erano al vertice delle associazioni di categoria: loro sapevano esprimere la leadership».

E adesso?

“Ora vedo solo giochi su piccola scala legati ai personalismi. Smettiamo di pensare agli individui, pensiamo invece a sistemi e strategie”.

Quali saranno le conseguenze se la Regione Marche non invertirà la rotta?

“Stiamo giocando d’azzardo il futuro del territorio. Contiamo già poco, quindi finiremo per contare niente.”

Orizzonte spettrale.

«Ma realistico. Presto arriverà un colosso come Amazon e sicuramente scompiglierà le cose: bisogna far capire a questi big che sappiamo esprimere una visione strategica”.

Venire?

«Se si vuole dialogare con i grandi attori, sia a livello politico che economico, bisogna avere una voce forte, che sappia coordinare tutti o quasi tutti».

C’è questa voce forte nelle Marche?

“No. Ci vorrebbe una persona che sappia fare il leader ma, come dicevo, nelle Marche non vedo nessuno all’altezza delle enormi sfide che dobbiamo affrontare.”

Che tipo di sfide?

“Uno su tutti: le infrastrutture. Dalla ferrovia, che serve per far crescere, all’aeroporto. E in questo secondo caso noi imprenditori dobbiamo dimostrare di utilizzarlo. Per questo dico che è necessario un coordinamento. Invece, mentre il resto del mondo guarda alle sfide globali, noi pensiamo ai giochi di quartiere”.

Il riferimento è a quanto accaduto dietro le quinte della Camera di Commercio?

“È stato un episodio imbarazzante. Queste cose vanno gestite in modo completamente diverso: bisogna procedere insieme. Ma va sempre così. Il fallimento dell’unione delle 5 Confindustrie territoriali in una forte regionale è l’esempio più ovvio.”

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Corriere Adriatico

 
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