Il maltempo devasta Piemonte e Valle d’Aosta. Nel Canavese chicchi di grandine di 8 centimetri di diametro. Cirio: pronta a chiedere lo stato di emergenza.
Il maltempo provoca disastri in Piemonte e Valle d’Aosta.
Nel Canavese il cielo ha letteralmente bombardato case e auto con chicchi di grandine fino a 8 centimetri di diametro, rompendo finestrini posteriori, tegole e altro. Una famiglia di turisti è stata salvata in extremis, con la loro auto bloccata su un isolotto nel torrente Orco in piena. A Locana 37 persone sono rimaste bloccate in un ristorante. A Busano una casa è stata letteralmente sventrata da una tromba d’aria.
Questo solo per citare alcuni dei tanti danni che Piemonte e Valle d’Aosta contano in queste ore a seguito della violentissima perturbazione di ieri notte, con danni rilevanti anche nell’alta Valsesia.
Drammatica grandinata nel Canavese
I danni più gravi si registrarono sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e Lanzo e nel territorio di Macugnaga. In numerose località del torinese la grandine è stata un vero flagello. Le foto qui sotto, prese dai social, illustrano bene la situazione.
Corsi d’acqua e fiumi in piena
Enormi quantità di acqua piovana in breve tempo, con conseguente ingrossamento di fiumi e torrenti. Nel video qui sotto, la Dora Baltea a Ivrea.
Come detto, si sono verificati anche casi di persone rimaste isolate su una riva o su un isolotto di qualche corso d’acqua.
Devastazione a Macugnaga
Tra i centri più colpiti c’è anche Macugnaga, cittadina di grande attrazione turistica sotto il Monte Rosa. Torrenti e fiumi d’acqua allagati hanno creato un paesaggio apocalittico.
Questo è un video girato di notte
Viene richiesto lo stato di emergenza
«Da ieri sera stiamo monitorando la perturbazione che ha colpito alcune zone del nostro Piemonte – commenta il presidente della Regione, Alberto Cirio -. Sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite. La sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima valutazione dei danni e per individuare, insieme ai Comuni, i primi interventi di ripristino urgenti. Questa mattina ho sentito al telefono il capo del dipartimento nazionale della protezione civile, Fabrizio Curcio, per chiedere lo stato di emergenza».
Continua a leggere le news di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook