Magazzino ‘sotterraneo’ trasformato in negozio, i giudici confermano la chiusura – .

Attività chiuse e permessi di costruire annullati per legittima difesa. L’ottava sezione del Tar Campania – il presidente Alessandro Tomassetti – respinge il ricorso di un’azienda, confermando quindi i provvedimenti adottati dal Comune di Aversa.

La vicenda inizia nel 2023 quando l’Autorità, difesa dall’avvocato Giuseppe Nerone, dispone la “cessazione immediata e la chiusura dell’attività commerciale” revocando, in autotutela, anche i permessi di costruire precedentemente rilasciati. In pratica, come confermato dai giudici, il Comune avrebbe correttamente applicato il regolamento edilizio comunale che consente, nei piani interrati e seminterrati, solo l’ubicazione di “magazzini e autorimesse”.

Le autorizzazioni – si legge nella motivazione della sentenza – sarebbero state basate “su false rappresentazioni dei fatti” poiché i locali interrati, sottoposti a regolarizzazione, avrebbero ospitato locali commerciali aperti al pubblico “così, di fatto, “trasformando” in attività commerciale anche la parte originariamente adibita a magazzino”, proseguono i giudici. Una “omissione” che “assume, a giudizio del Collegio, rilevanza decisiva”.

In particolare, “l’opinione del Collegio, re melius perpensa, è invece nel senso che la trasformazione di un magazzino ad uso deposito, nonché di altri locali accessori (ad esempio autorimessa), in uno spazio ad uso commerciale non può ritenersi irrilevante dal punto di vista urbanistico, poiché ‘in materia edilizia, il cambio di destinazione d’uso di un fabbricato preesistente non necessita di alcuna autorizzazione solo nel caso in cui avvenga tra categorie edilizie omogenee’”, scrivono i giudici. Il ricorso è stato così respinto.

 
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